Like us

venerdì 30 marzo 2012

Laksa ai gamberi (zuppa thai al curry e latte di cocco)

Riunione a cena con due amiche che non vedevo da tempo per chiacchiere, pettegolezzi, festeggiare una laurea, un nanetto in arrivo e tante tante risate... nulla di meglio di una bella zuppona thai leggermente piccante e che riempie la cucina di profumi meravigliosi come la fresca lemongrass, il pungente curry rosso e il dolce lette di cocco!
E' venuta spettacolare, tanto che avrei voluto rifarla il giorno dopo a Niccolò, ma ho preferito l'attesa di qualche giorno per fargliela sospirare un po'!
E' l'ideale in questo periodo, quando le giornate iniziano a farsi tiepide e le zuppe invernali risultano già un po' troppo "pesanti".
La preparazione è veramente semplicissima, bisogna solo avere la voglia di procurarsi qualche ingrediente nei market asiatici, a Milano trovo qualunque ingrediente al Kathay, supermarket internazionale che ha una scelta immensa di ingredienti curiosi... a volte ci metto ore a fare la spesa, distratta da frutta e verdura fresca che normalmente non si vede nei consueti banchi, o nel panico di fronte ad una muraglia di noodles di ogni fattura e dimensione! E' divertente, e fa venir voglia di sperimentare tutto!!!

Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti

Ingredienti per 3 persone:
400 g latte di cocco in scatola
300 ml brodo vegetale
200 gr spaghetti di riso
1 peperone rosso
225 gr di bambù in scatola a fettine
4 cipollotti
1 cucchiaio di pasta di curry rosso
3 cucchiai di salsa di soia
2 cucchiai di fish sauce
1 cucchiaio di zucchero di canna
7 foglie di basilico thai
150 gr barbe di frate (ovvimente l'ho aggiunta io)
2 steli di lemongrass
5 cm di zenzero fresco
24 gamberi

Pulite i gamberi dal carapace e scottateli in padella con un filo d'olio.
Pulite il peperone rimuovendo i semi e tagliatelo a striscioline, tritate il cipollotto, pelate lo zenzero e tritatelo con la parte bianca della lemongrass. Scolate le fettine di bambù e tenete da parte.
Versate il latte di cocco e il brodo in una casseruola e portate lentamente a bollore. Unite la pasta di curry rosso (iniziate con metà cucchiaio, fate sempre tempo ad aggiungere il resto ma almeno non rischiate di rovinare la zuppa perchè immangiabilmente piccante!), la fish sauce, la salsa di soia, zucchero, zenzero, lemongrass, cipollotto e bambù. Dopo 4 minuti unite barba di frate, basilico e spaghetti, fate cuocere secondo cottura (di solito 4-5 minuti).
Unite per ultimi i gamberi affinchè prendano calore per un paio di minuti.


Servite la zuppa calda in ciotole riscaldate e assaporatela immediatamente, più la lasciate riposare più gli spaghetti tenderanno a gonfiarsi. Spolverate con erba cipollina o con la parte verde dei cipollotti affettata sottile. Sentirete che esplosione di profumi!

Anna

mercoledì 28 marzo 2012

Pollo all'arancia



Ci siamo finalmente lasciati il freddo inverno alle spalle (ma shhh, per scaramanzia non urliamolo ancora troppo forte...), ma i miei due boys di casa colti dal buon proposito di non sottovalutare il clima amichevole e di fare comunque il pieno di vitamina C, Sabato scorso sono tornati a casa con due cassette piene di agrumi di Sicilia. E così è da Sabato che mi cimento in piatti che prevedono l'utilizzo di questo agrume. Dal dolce al salato.
Il pollo all'arancio in realtà è un piatto che mi ricorda tanto quando ero bambina. Lo preparava sempre mamma e sia a me che a pierodettopito è sempre piaciuto. Sarà il sapore insolito o l'amore per l'agrodolce. Comunque sia, provatelo perchè è davvero buono e particolare. Non per ultimo l'arancio con il suo sapore agro, ha il grande potere di sgrassare, quindi non dovremmo nemmeno fare i conti con la tanto odiata e temuta bilancia. Semplicemente perfetta!



Ingredienti

1 pollo (io ho usato i fusi perchè eravamo in due e volevo evitare che mangiassimo davvero un pollo intero. ne saremmo capaci, inutile dirlo)
2 arance bionde
1 limone
sale e pepe
un pochino di dado

Spremete le arance e il limone e lasciate il pollo a marinare nel succo di agrumi per quanto più tempo possibile. Nel frattempo accendete il forno e portatelo a 180°. Mettete il pollo in una pirofila, le bucce delle arance e del limone nel pollo e ricopritelo con la marinata. Aggiustate di sale e pepe e aggiungete un pochino di dado. Infornate a forno caldo e lasciatelo cuocere per circa 1 ora. Il tempo di cottura può variare da forno a forno e se ventilato o meno. L'importante è che sia ben cotto, mi raccomando. Durante la cottura bagnatelo di continuo con il sughetto: così facendo rimarrà morbido e non si seccherà. Negli ultimi minuti di cottura mettete il grill così da rendere croccante la pelle del pollo.

Giò

lunedì 26 marzo 2012

Triangoli di pasta fillo con scamorza affumicata e feta al limone

Nostalgia canaglia...ogni volta che ripenso alla Grecia e mi torna voglia di mare e dei suoi profumi faccio questi triangolino come aperitivo, si possono fare sia con scamorza che dona un profumo meraviglioso che con la feta, in tal caso andrà aumentata la caciotta dolce perchè "fili" meglio una volta calda!
Così per l'aperitivo del compleanno di mia mamma ho preparato qualche stuzzichino, triangolini compresi!




Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti

Ingredienti per 20 triangolini:
pasta fillo (al super nel reparto surgelati)
200 gr di scamorza affumicata
100 gr di feta
1 limone
origano
menta
pepe


Grattugiate scamorza e feta. Impastate insieme i due formaggi aggiungendo la scorza grattugiata del limone, un cucchiaio di origano, un cucchiaino di menta tritata e una grattata di pepe.
Con la pasta fillo ricavate delle striscioline di circa cm 5x25.
Posizionate sull'estremità della striscia una pallina di impasto e arrotolate su se stessa la striscetta formando un pacchettino a forma di triangolo.
Ripetete l'operazione fino ad esaurimento dell'impasto, disponete i triangolino su una placca con carta forno e infornate a 200°C per circa 20 minuti, dovranno essere dorati e il formaggio dentro fuso.
Deliziosi come aperitivo, speriamo che alla festeggiata piacciano!!!!
Anna

venerdì 23 marzo 2012

L'insalata di pollo, a modo mio

Sono una gran sostenitrice del pollo allo spiedo. Mi piace moltissimo, ma sono ugualmente convinta che per apprezzarlo e gustarlo al massimo vada mangiato subito, quando è ancora caldo e croccante. Certe mattine, perlopiù di sabato, mi sveglio con una gran voglia di insalata di pollo e così non mi faccio mancare una puntatina al mercato. Agne e Giubas, che di polli se ne intendono, hanno trovato il "pollaro" più buono del mercato di Via Fauchè: ben cotto, saporito, dorato e croccante. A loro quindi il primo grazie della mattina! Il secondo è per papà che fa una super insalata di pollo, anzi a dirla tutta con il tempo ha escogitato un super condimento...il condimento perfetto, oserei dire. E io ovviamente glielo "rubo"!
Un contorno, un secondo, un piatto unico...insomma un piatto assolutamente versatile, ma facile, veloce, completo e nonostante la sua semplicità, gustosissimo! E non pensate che sia la solita sciapa insalatina dietetica....


Ingredienti per 2 persone:
1 pollo arrosto
insalata mista
finocchi
carote
pancetta affumicata
emmental
pane tostato
e se volete melograno o noci o fettine di mele..sbizzaritevi!!!

per il condimento:
abbondante senape
olio evo
worcestersauce
sale
qualche goccia di aceto balsamico (facoltativo)

Pulite bene l'insalata, i finocchi e le carote e mettete tutto in un'insalatiera capiente. Nel frattempo spolpate il pollo e sfilacciatelo con le mani. Tagliate a cubetti l'emmental e fate rosolare in una padella, senza aggiungere grassi, la pancetta affumicata. Unite tutto all'insalata, tenendo la pancetta da parte perché sarà l'ultimo ingrediente che aggiungerete. Preparate il condimento in una ciotolina unendo tutti gli ingredienti ed emulsionate finché non otterrete una salsa omogenea. Assaggiatela man mano che la fate così da aggiustare il tiro secondo i propri gusti. Versatela sopra l'insalata di pollo e mescolate bene. E' probabile che dovrete aggiungere un po' di olio perché la salsa è abbastanza densa. C'è chi preferisce mettere il pane a tocchetti dentro, io preferisco tenerlo da parte e mangiarlo man mano. Ma questo è un dettaglio, o meglio ancora..questione di gusti. Infine un suggerimento: mangiatela direttamente dall'insalatiera...è tutta un'altra cosa..un po' come le carote che sono decisamente più buone se mangiate a morsi piuttosto che tagliate a rondelle!!

ps domani è Sabato e ci sono fior di mercati per la città...spero di avervi dato una buona dritta su cosa mangiare domani a pranzo!
Ovviamente è un ottimo rimedio anche al pollo del giorno prima, che sia allo spiedo, alla piastra o al forno...o se non è Sabato e non avete il vostro "pollaro" di fiducia sotto casa :)


Giò

mercoledì 21 marzo 2012

Piccole brulèe di caprino e composta di cipolla rossa

Avevo in mente questa ricetta da tempo, aspettavo solo di entrare in possesso del cannello per brulèe e finalmente è arrivato!!! Così mi aggiravo minacciosa per la cucina con aria da piromane impazzita pensando "devo bruciare qualcosa, devo bruciare qualcosa"... L'aperitivo con Marietto, Babas, Zamunda e Lisa era il momento ideale, e quindi...FUOCO!!!!!


Ingredienti per 6 piccole brulée:
6 cucchiai di composta di cipolle
250 gr di caprino fresco
1 cucchiaino di foglie di timo fresco
olio evo
sale e pepe
zucchero di canna per caramellare

Emulsionate il caprino in una ciotola con olio d'oliva, sale, pepe e timo finchè non diventa un composto spumoso e leggero.
Prendete 6  pirottini e disponete sul fondo un cucchiaio di composta di cipolla, versateci sopra la mousse di caprino livellando bene lo strato superiore.
Ora spolverate con lo zucchero di canna e caramellizatelo con il cannello, lasciate raffreddare e quando la superficie sarà diventata una lastra di sottile caramello servitelo.



La croccantezza del caramello con il soffice caprinoe l'agrodolce delle cipolle sono fenomenali insieme! Abbiamo discusso a lungo su come migliorare l'abbinamento, chi sosteneva che agrodolce e caprino fossero entrambi troppo acidi, chi avrebbe usato più cipolle e infine uno spunto per il prossimo tentativo...sostituire il caprino col taleggio, più saporito e morbido al palato.
A breve un aggiornamento sulla brulée salata 2.0!!!!
Anna

lunedì 19 marzo 2012

Mini involtini profumati

"Mini" sono mini, ma forse più che chiamarli semplicemente "involtini profumati", avrei dovuto chiamarli "involtini profumati e inventati"! Avevo comprato delle fette di buon carpaccio, ma sarà il clima ancora non estivo - nonostante qualche sporadica illusione - o altro, non avevo voglia di mangiarlo crudo, per quanto ami la carne cruda. Così mi sono inventata questi mini involtini che sicuramente rifarò. Un ripieno insolito, ma decisamente profumato per via dei mille odori che ho usato nel "ripieno" e originale per quel tocco di asprigno dato dalla scorza di limone grattata. Buoni! E ben si adattano come sfizioso finger food nelle domeniche con mille amici e bambini. E soprattutto si fanno in un battibaleno!



Ingredienti per 4 persone
una ventina di fette di carpaccio (calcoliamo 5 mini involtini a testa; si, lo so ne mangereste come me almeno il doppio - e come darvi torto!!)
pan grattato
parmigiano
odori vari (menta, rosmarino, timo...)
sale e pepe
scorza di limone
vino bianco per sfumare

Mischiate in una ciotolina gli odori ben tritati con un po' di parmigiano, pan grattato, sale, pepe e un po' di scorza di limone gruttigiata. Chi ama l'aglio può metterlo - io con Tommitommi non l'ho fatto - ma mi raccomando eliminate l'anima all'interno così risulterà più digeribile e lascerà meno tracce! Appiattite le fettine di carpaccio e mettete al centro il mix preparato (siate generosi, se finisce ci mettete un attimo a rifarlo). Ripiegate i lati lunghi della fettina verso il centro e arrotolatele avendo cura di chiuderle bene, dando la classica forma cilindrica dell'involtino. Se le fettine sono regolari e riuscite a chiuderle bene non è necessario usare gli stuzzicadenti per "sigillare" gli involtini. In una capiente padella antiaderente fate scaldare un po' di olio con uno spicchio di aglio, un paio di rametti di rosmarino e una foglia di alloro. Quando l'aglio è dorato mettete gli involtini e a fiamma alta fateli rosolare bene da tutti i lati. Solo dopo averli rosolati bagnate con un po' di vino bianco e fate sfumare. Aggiustate di sale e pepe e spegnete il fuoco. E' importante cuocerli il meno possibile: solo così rimarranno morbidi e i profumi verranno esaltati.

Abbastanza facile e veloce? Io li rifarò, eccome se li rifarò!

Giò





venerdì 16 marzo 2012

Hummus di ceci

L'hummus è una crema a base di ceci molto popolare del medio oriente. Io lo faccio spesso perché come aperitivo dove intingere grissini, gamberi, pita o verdure crude è sempre molto apprezzato! Ed è veramente semplice da fare!



Ingredienti:
300 gr di ceci lasciati a bagno una notte e poi lessati
2 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di cumino
1 cucchiaino di curcuma
il succo di 1 limone
2 cucchiai di tahina (pasta di sesamo) o tabasco e worchestersauce se non la trovate
olio d'oliva
sale
1 pizzico di paprika

Scaldate 3 cucchiai di olio in una padella con gli spicchi d'aglio e le spezie, aggiungete i ceci e fateli cuocere per qualche minuto finchè non si insaporiscono.
Tenete da parte una decina di ceci interi.
Versate tutto in un mixer aggiungendo il succo di limone e la tahina (o tabasco/worchestersauce) e frullate il tutto versando a filo l'olio d'oliva perchè risulti un composto soffice.
Versate il composto, un filo d'olio d'oliva crudo, una spolverata di paprika e i ceci interi.
Accompagnatelo con pita, piadine, pane tostato o similari...delizioso!!!!!
Anna

mercoledì 14 marzo 2012

Crostata alla crema con mirtilli e lamponi

Che buonaaaaaaa!!! Avevo voglia di mettere le mani in pasta e sporcarmi di farina! In più vengono Pol e Stefano a cena e non c'è modo migliore per concludere che con una bella crostata con crema pasticcera, mirtilli e lamponi. E' quasi fin troppo bella per tagliarla, ma nessuno di noi ha resistito per il solo onore estetico!


Pasta frolla:
300gr di farina
150gr di burro
150gr di zucchero semolato
1 uovo intero
1 tuorlo
scorza di limone
1 pizzico di sale

Crema pasticcera:
1/2 lt di latte (o 300ml di latte e 200ml di panna fresca)
scorza di limone
4 rossi d'uovo
40 gr di farina
120gr zucchero

Preparate la pasta frolla unendo tutti gli ingredienti: non lavoratela troppo, altrimenti "impazzisce". Quando l'impasto sarà omogeneo fatene una palla e lasciatela riposare in frigorifero per circa 30 minuti. Accendete il forno a 180°. Stendete la pasta frolla in uno stampo per crostate precedentemente imburrato e infarinato. Coprite la pasta con della carta forno e dei fagioli secchi (così non si gonfierà durante la cottura) e fate cuocere per circa 30 minuti. Nel frattempo preparate la crema pasticcera. In una casseruola mescolate bene i tuorli con lo zucchero e la farina, facendo attenzione a non lasciare grumi. Fate sobollire il latte (o la panna e il latte) con le scorze di limone e unitelo al composto di uova, zucchero e farina. Rimettete sul fuoco e mescolando di continuo per circa 5 minuti, finché la crema non avrà raggiunto la densità desiderata. Lasciatela raffreddare prima di versarla sulla base di pasta frolla, che avrete lasciato raffreddare. Livellate quindi la crema e copritela con la frutta che più vi piace: io ho usato mirtilli e lamponi. Una spolverata di zucchero a velo e...siete tornati un po' bambini anche voi!



Il mattino dopo è ancora più buona. Fate lo sforzo di lasciarne anche solo una fettina. Uscirete di casa con il sorriso, anche se state andando in ufficio, c'è lo sciopero generale e il termometro segna -15° !


Giò

lunedì 12 marzo 2012

Bombette fritte al prosciutto cotto e provolone piccante

In realtà non sono proprio bombette, non sono fatte al forno...Diciamo che sono delle bombette travestite da panzerotti!
Sono venute benissimo, ma devo ammettere che fatte come aperitivo diventano un po' impegnativi se la cena deve proseguire!



Ingredienti per circa 20 bombette fritte:
700 gr di pasta fresca per pizza
100 gr di prosciutto cotto
150 gr di provolone piccante
50 gr di mozzarella da cucina
olio di semi per friggere
farina


Tagliate provolone, mozzarella e prosciutto grossolanamente e metteteli nel mixer. Tritateli e fatene 20 palline.
Ora dividete la pasta per la pizza in 20 parti, e con le mani schiacciatene ognuna in modo che venga un dischetto non troppo sottile, farcitelo con la pallina di ripieno, chiudetelo e compattatelo bene in modo che venga una bombetta.
Procedete con tutte le parti. Intanto accendete il fuoco per scaldare l'olio.
Con le mani infarinate ripassate le bombette in modo che siano belle tonde e leggermente infarinate, scrollando l'eventuale eccesso di farina.
Per sapere se l'olio è abbastanza caldo provate ad immergere un pezzetto di pane, quando inizierà a friggere allora potrete toglierlo e tuffare le bombette, con una schiumarola rigiratele in modo che si dorino da tutti i lati, scolatele e adagiatele su carta assorbente.
Servitele immediatamente e non esagerate con le quantità se volete che i vostri ospiti si godano anche la cena!!!
Anna

venerdì 9 marzo 2012

Bocconcini di coda di rospo al limone

Questa è un'altra di quelle ricettine inventate di sana pianta in una di quelle fugaci pause pranzo in cui all'improvviso mi presento a casa di mamma. Semplice, leggera, fresca, non impegnativa, perfetta per i venerdì di magro della Quaresima e...semplicemente buona!
Mi mancano i pranzetti con mamma :)



Ingredienti per 2 persone
Tempo di preparazione: circa 10 minuti

2 tranci o filetti di coda di rospo
olio extra vergine di oliva
sale
pepe
aromi vari (finocchietto, timo, rosmarino, maggiorana..)
aglio
succo di limone

Preparate un trito di erbe tra quelle che avete in casa, sul balcone o in frigorifero, e aggiungetele ai cubetti di coda di rospo così da insaporirli. Nel frattempo fate rosolare in una padella antiaderente l'aglio in un filo di olio evo. Quando sarà biondo, eliminatelo ed aggiungete il pesce. Fatelo rosolare bene a fiamma vivace da tutti i lati per una decina di minuti al massimo. Mi raccomando, non di più: il pesce va cotto poco altrimenti rischiamo che diventi stopposo e asciutto. Un paio di minuti prima di completare la cottura aggiungete il succo di limone e lasciate cuocere finché non si creerà una cremina che avvolgerà i cubetti di coda di rospo e li renderà gustosi e "morbidi". Aggiustate di sale e pepe e servite a tavola ben caldo. Accompagnatelo come meglio credete: con della verdura, cruda o cotta, del riso basmati o del cous cous. Secondo me può facilmente diventare anche un finger food, magari nel bel mezzo di un ricco buffet. Insomma, aprite la fantasia e divertitevi ad accompagnarlo e servirlo a seconda delle vostre necessità. Semplice, no?

Giò

mercoledì 7 marzo 2012

Fajitas di pollo

Questo è uno di quei piatti a cui non riesco a dire di no, oltre ad essere sfiziose e di gran gusto mi divertono moltissimo! Il problema è che esagero sempre (strano...) tanto che Niccolò mi ha guardata con occhi terrorizzati chiedendomi: "quanto pollo hai fatto questa volta????", eravamo solo noi due e avremmo potuto tranquillamente sfamare il vicinato...ma giuro che mi sto impegnando per migliorarmi con le dosi!!!!
Diciamo che la differenza sul sapore e la consistenza del pollo la fa tutta la marinatura, oltre ovviamente ad una buona guacamole, cosa che non riesce sempre perchè spesso gli avocado che trovo sembrano pezzi di porfido tanto sono duri...quindi un consiglio, se pensate di farla comprate l'avocado con largo anticipo e fatelo maturare in un sacchetto di plastica con una banana, altrimenti se la polpa non è bella morbida vi verrà una salsa grumosa e insipida!



Difficoltà: media
Tempo di preparazione: 45 minuti + la marinata

Ingredienti per la guacamole:
1 avocado maturo
2 cipollotti
1 pizzico di cumino
1/2 pomodoro  
1/2 peperoncino serrano (o una spruzzata di tabasco)
il succo di un lime
1 spicchio d'aglio
1 cucchiaino di worchestersauce
sale e pepe
1 cucchiaino di coriandolo fresco tritato (attenzione, ha l'incredibile potere di tornare a salutarvi per un paio di giorni...)

Ingredienti per 2/3 persone:
1 petto di pollo
1 peperone rosso
300 gr di formaggio tipo caciotta rapè o a scaglie
2 spicchi d'aglio
2 lime
olio evo
tabasco
worchestersauce
1 cipolla bionda
1 cucchiaino di cumino
il numero di tortilla che desiderate: con 2 siete sazi, con 3 soddisfatti e con 4 farete gli incubi

Guacamole:
Affettate grossolanamente i cipollotti, pulite il pomodoro, privatelo dei semi e tagliatelo a tocchetti.
Tagliate il peperoncino e privatelo dei semi. Pulite l'avocado privandolo di nocciolo e buccia e tagliatelo a pezzetti.
Ora mettete tutti gli ingredienti in un mixer e aggiungete a filo dell'olio d'oliva per emulsionarla meglio. Aggiungete il succo di 1 lime, una spruzzata di tabasco e worchestersauce, sale e pepe, l'aglio privato dell'anima, il cumino e il coriandolo.
Frullate il tutto e mettetela in una ciotola di servizio.


La marinata:
Pulite il petto di pollo e tagliatelo a striscioline.
Emulsionate 1 bucchiere di olio d'oliva con il succo di lime, il cumino, tabasco, worchestersauce, sale, pepe. Aggiungete gli spicchi d'aglio tagliati a fettine e i gusci dei lime spremuti tagliati a metà.
Versate nella marinata il polo e mescolate bene, coprite con della pellicola che sia a contatto con la carne in modo che non passi aria, chiudete il contenitore e mettere a riposare in frigorifero da 4 a 12 ore.

Pulite la cipolla e affettatela non troppo sottile. Pulite il peperone, privatelo dei semi e tagliatelo a striscioline.
Trascorso il tempo della marinata  scolate il pollo e asciugatelo bene con della carta assorbente, il liquido di marinata non va mai usato in cotttura.
Nel frattempo diponete le tortilla su un piatto alternandole con una foglio di carta assorbende leggermente inumidito, questo permetterà alle tortilla di restare morbide senza seccarsi quando le metterete in forno a scaldare.
Prendete un'ampia padella antiaderente e rendetela rovente sul fuoco con un filo d'olio, intanto potete infornare il piatto con le tortilla a forno caldo a 170 °C per 10 minuti rivoltandole dopo 5 minuti.
Buttate in padella le cipolle e fatele rosolare leggermente, unite il pollo e i peperoni e fateli cuocere lasciando che abbrustoliscano leggermente, quindi non rivoltateli di continuo ma lasciateli tranquilli sul fuoco qualche minuto, quando prendono colore girateli. Quando saranno coloriti e nell'aria ci sarà un favoloso profumo versate tutto in un piatto da portata. Se volete potete spolverare con coriandolo fresco tritato.
Portate in tavola con guacamole, caciotta e tortilla calde e iniziate a divertirvi nella composizione!!!!
Godetevele e attenzione a quante ne mangiate...se fate incubi non è colpa mia vi ho avvertiti!!!!!
Anna


lunedì 5 marzo 2012

Purè di fave e cicoria

E' un piatto tipico del sud, propriamente del Salento e della Lucania, ma che vi assicuro è strepitoso mangiato in ogni dove. Nato come piatto delle famiglie più povere, oggi è stato rivalutato anche per le note proprietà nutritive delle fave. Oltretutto è semplicissimo da fare. Provatelo come ho fatto io abbinandolo alla cicoria, semplicemente lessata, o con le cime di rapa. L'amaro della cicoria, contrapposto al dolce delle fave rende questo piatto ancora più intrigante e, si, ho detto bene, proprio strepitoso! E poi mi ricorda tanto il mio papà..



Ingredienti per circa 6/8 persone

fave secche decorticate, circa 500gr
2 patate (facoltativo)
acqua fredda
sale
pepe
olio extra vergine di oliva
cicoria

Mettete a bagno le fave per qualche ora, meglio se per l'intera notte. L'indomani sciacquatele e mettetele in una pentola con il fondo pesante (per queste preparazioni è perfetta la pentola di coccio), insieme con le patate tagliate a tocchetti e una foglia di alloro. Coprite con abbondante acqua fredda (circa due dita sopra le fave) e portate a bollore. Eliminate con una schiumarola l'eventuale schiuma che si forma. Raggiunta l'ebollizione abbassate la fiamma e lasciate sobbollire per un paio di ore o finchè le fave e le patate saranno diventate morbidissime. Aggiustate di sale e procedete quindi a ridurle in purè con un cucchiaio di legno o con un passaverdure ( sconsiglio di usare il minipimer perchè come per i fagioli si ottiene un effetto un po' colloso..che non ci piace!). Deve risultare abbastanza cremoso, quindi se vi sembra troppo liquido fatelo asciugare sul fuoco mescolando contniuamente, e se invece vi sembra troppo denso diluitelo con un pochino di acqua di cottura che avrete tenuto da parte. Nel frattempo lavate e pulite la cicoria e lessatela in abboandante acqua salata. Scolatela e adagiatela sopra il purè di fave che avete impiattato. Un giro di olio, una macinata di pepe et voilà, il gioco è fatto.

Benvenuti in Paradiso.
Giò

venerdì 2 marzo 2012

La colazione è servita: I CROISSANT

Da anni mi riproponevo di concedermi il lusso di fare colazione con i croissant fatti da me, ma la lunghezza dell'impresa mi aveva sempre scoraggiata, finchè un giorno decido quantomeno di informarmi su come farli e sui loro tempi di lievitazione.
Ecco che mi si apre un mondo...
A parte la netta differenza tra le nostre brioche e i croissant francesi che prevede l'uso delle uova nelle prime e uno smisurato utilizzo del burro nei secondi, trovo mille ricette diverse, con tempi di lievitazione diversi, procedimenti diversi...ma ormai la mia determinazione sarebbe andata oltre qualunque ostacolo! Decido quindi, assumendo un rischio enorme, di seguire tre ricette in parallelo, ma tutte rigorosamente per i croissant parigini.
Il segreto di tutti i dolci sfogliati sono i giri di sfoglie con cui si stende la pasta, o turnage alla francese, che prevede di tirare la pasta, piegarla in tre, lasciarla riposare, e poi ripetere l'operazione tre volte.
Sono venuti stupendi ed eccezionali e la mia fatica è stata ampiamente ripagata! In realtà la ricetta non è complicata, è semplicemente molto lunga, ma ideale da tentare una domenica di relax, ma mi raccomando, visto che per un po' non li rifarete, raddoppiate le quantità perchè potete tranquillamente surgelarli da crudi e scongelarli la sera per la mattina e avere così croissant appena sfornati tutti i giorni!




Ingredienti per il lievitino (pre-impasto)
150 gr di farina 00
20 gr di lievito di birra
latte tiepido

Ingredienti per l'impasto:
150 gr di farina di manitoba
200 gr farina 00
250 ml di latte tiepido
60 gr di zucchero
50 gr di burro a temperatura ambiente
un pizzico di sale
300 gr da stendere e porre sulla pasta per il primo giro di sfogliatura (turnage)




Iniziamo a preparare il lievitino impastando 150 gr di farina con il lievito sciolto in mezzo bicchiere di latte tiepido. L'impasto dovrà essere liscio e omogeneo.
Fatene una palla, mettetela in una capiente ciotola leggermente infarinata, copritela e fatela lievitare per 1 ora in luogo tiepido (vicino ad un calorifero va benissimo).

Trascorsa la lievitazione impastate il lievitino con le farine, i 50 gr di burro, lo zucchero e il latte tiepido. Non impastate troppo a lungo, l'importante è che l'impasto sia omogeneo, fatene un'altra palla, mettela in un recipiente ancora più grande infarinato, copritela con un telo infarinato e fatela lievitare in frigorifero per 2 ore.

Nel frattempo prendete i 300 gr di burro, metteteli tra due fogli di carta forno e stendetelo con il mattarello come fosse pasta trasformandolo in una lastra rettangolare dell'altezza di mezzo centimetro, poi mettetelo in frigorifero.

Quando è trascorso il tempo di lievitazione tirate fuori la pasta dal frigorifero e stendetela con il mattarello in un grande rettangolo, calcolate che lo strato di burro dovrà occupare 2/3 della pasta tirata. Una volta ottenuto il vostro rettangolo alto circa 7/8 mm posizionate il foglio di burro sopra in modo da lasciare 1/3 di pasta libero.
Piegate la parte libera verso il centro e successivamente l'altro lato sopra in modo da ottenere un rettangolo di tre strati. Sigillate con le mani i lati aperti e tirate col mattarello nuovamente la pasta nel verso in cui l'avete piegata, cioè stendendola dai lati piegati e non da quelli che erano aperti. Una volta stesa nuovamente all'altezza di 7/8 mm ripiegatela esattamente come avete prima, sigillate i lati aperti, copritela con pellicola e fatela riposare in frigorifero per 30 minuti.
Recuperate il vostro panetto, stendetelo sempre nello stesso verso, sigillate i bordi, ripiegatelo nuovamente col secondo giro alla francese, ovvero il tour simple, copritelo con pellicola e fatelo riposare per altri 30 minuti in frigorifero.
Fate il terzo giro, quindi stendete sempre nello stesso verso, ripiegate, sigillate i bordi, impacchettate e lasciate riposare per 30 minuti.
Ora la pasta è pronta per diventare croissant.


Stendetela ad uno spessore di 3 mm in un rettangolo, tagliate triangoli di 15 cm di base, più saranno lunghi e stretti i lati e più giri di sfoglia riuscirete a fare. Fate una piccola incisione alla base e da quel lato iniziate ad arrotolarli su se stessi avendo cura di far terminare la punta sotto il croissant, in modo che in cottura non si sollevi. Una volta pronti i croissant potete anche surgelarli direttamente disponendoli su un vassoio, e una volta surgelati potrete trasferirli in un sacchetto. Per gustarli dovrete tirarli fuori 6 ore prima di metterli in forno, quindi la sera per la mattina sarà perfetto.
Se invece li volete fare subito dovrete avere la pazienza di metterli su una placca con carta da forno ben distanziati e farli lievitare ancora da 2 a 3 ore.




Accendete il forno a 220°C, spennellate i croissant con l'uovo sbattuto, spolverateli con zucchero semolato e infornate per 5 minuti, abbassate il forno a 180°C e ultimate la cottura con altri 10 minuti. Ogni forno è diverso, quindi la cosa importante è che siano ben dorati e fragranti, e io profumo di burro che riempie la cucina è impagabile!




P.s. Li ho rifatti la domenica successiva, ma con il doppio delle dosi, risultato: ho il freezer che esplode ma ora le nostre colazioni sono a posto per settimane!!!!!

Anna