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venerdì 29 giugno 2012

Coda di rospo al forno con pomodorini, olive, capperi, pinoli...

In queste sere calde ho voglia di stare leggera e il pesce in questo è un grande amico.
Poi come dice Francidettobaldo noi donne siamo entrate nella fissa mentale della "prova costume" e quindi pesce sia! A Tommitomi diverte moltissimo che questo pesce si chiami coda di rospo e insieme alle cozze me lo chiede spesso, anche perchè..non ha spine, se non una lunga e centrale e per i bimbi questo è un plus non indifferente. Fatto sta che torno distrutta, e dire sudata è un eufemismo, dall'allenamento di corsa del Giovedì con il Nike Training Run, in quattro e quattro otto metto la teglia in forno e tempo di farmi una doccia fresca e rigeneratrice.....il pesce è pronto. Per una volta,timing perfetto!



Ingredienti per 4 persone
2 code di rospo
pomodorini
olive taggiasche
capperi
pinoli
olio extra vergine di oliva
trito aromatico, se disponibile, o origano
vino bianco secco per sfumare

Sciacquate le code di rospo sotto l'acqua corrente e mettetele in una teglia antiaderente. Aggiungete i pomodorini tagliati a metà, le olive taggiasche denocciolate, una manciata di capperi sotto sale dissalati ed una di pinoli. Se avete sul balcone un po' di odori prendetene un po' e preparate un trito aromatico che darà ulteriore sapore e profumo ( a inizio stagione ne faccio un bel sacchettino e lo surgelo, così è sempre a portta di mano e pronto all'uso!), altrimenti sta benissimo anche un po' di origano. Aggiungete un filo di olio evo, aggiustate di sale e pepe (calcolate che avete olive e capperi di per sè molto sipidi) e infornate a forno caldo per circa 20/30 minuti. A metà cottura sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Il pesce non va cotto troppo, altrimenti diventa stoposo. Se non siete certi fidatevi del suggerimento del vostro pescivendolo:in questo non sbagliano mai, sono degli orologi svizzeri!

Giò

mercoledì 27 giugno 2012

Ghiaccioli profumati agli agrumi, zenzero, lemongrass e menta

Una ricetta fresca e sfiziosa, ideata per la mia rubrica su www.alfemminile.com, una rubrica di video ricette ad hoc per tutte le donne in dolce attesa; alcune ricette ideali per le loro proprietà digestive, altre per l'apporto di ferro, altre ancora semplicemente golose ma non pesanti per togliersi qualche sfizio a cuor leggero!
Questa è la prima proposta, tutti gli ingredienti di questi ghiaccioli sono altamente digestivi, e potersi abbandonare a qualche peccato di gola dopo cena senza sentirsi la coscienza sporca è impagabile!!!!

Il link al video: Ghiaccioli profumati agli agrumi, zenzero, menta e lemongrass

Ingredienti per 4/6 ghiaccioli ( come stampi uso i gelo mini chic silikomart )
4 lime
1 pompelmo rosa
2 stecche di lemongrass

10 foglie di menta

1 radice di zenzero di 2/3cm 
zucchero
acqua




Iniziamo preparando lo sciroppo con 5 cucchiai di zucchero e 5 cucchiai di acqua, mettiamo sul fuoco e lasciamo sciogliere in un pentolino.

Nel frattempo spremiamo 3 lime e il pompelmo, e tagliamo il quarto a fettine sottilissime. Tritiamo le foglie di menta ben lavate.

Prendiamo le stecche di lemongrass, tagliamo il fondo e grattugiamo la parte bianca; peliamo la radice di zenzero e grattugiamo anche questa.
Ora misceliamo il succo di lime, lo sciroppo, la menta, la lemongrass e lo zenzero.

Distribuiamo negli stampi qualche fettina di lime, riempiamoli con la miscela e riponiamo in freezer per almeno 4 ore.
Il gioco è fatto, rinfrescatevi e dissetatevi!

Anna

lunedì 25 giugno 2012

Gli involtini di Elena

Elena è la ragazza che sta in campagna da mamma: adora cucinare, le riesce molto bene e soprattutto è un mago nelle preparazioni e nelle decorazioni di qualsiasi cosa: dall'impiattamento, ai centrotavola alle decorazioni per le feste. Non so che origini abbiano questi involtini e come siano nati, ma sono davvero super. Li facciamo spesso, sopratutto quando la mia solita mandria di amici ci viene a trovare. Piacciono davvero a tutti, dai grandi ai piccini. Che sia estate, inverno o primavera, sono un secondo piatto sempre vincente!


Ingredienti

un pezzo di lonza
provola affumicata
qualche fettina di pancetta
carote
sedano
vino bianco per sfumare

Tagliate la lonza a fettine abbastanza sottili e battetele con il batticarne. Stendetele, mettetevi al centro un pizzico di sale e un pezzettino di provola affumicata. Arrotolate le fettine di lonza su se stesse per dargli la classica forma dell'involtino. Coprite ciascun involtino con una o due fettine di pancetta, preferibilmente affumicata. La pancetta oltre a dare sapore ci aiuterà a rendere la carne morbida, non secca e a dargli quel tocco di croccantezza. In una capiente padella fate rosolare gli involtini da tutti i lati e quando saranno belli coloriti e croccanti sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco. Aggiustate di sale e pepe; attenzione a non eccedere con il sale perchè la pncetta e lap rovola affumicata sono di per se già molto saporiti. Togliere dal fuoco e teneteli da parte. A parte preparate un trito di di carote e sedano e fatelo stufare nella stessa padella in cui avete cotto gli involtini, insieme a un pezzetto di lonza avanzato e ad un paio di fettine di pancetta. Se necessario bagnate con un po' di brodo, così che le verdure siano morbide, ma non asciutte. Frullate il tutto con un minipimer: questa sarà la salsina che accompagnerà i vostri involtini. Simply delicius.



Giò

venerdì 22 giugno 2012

Tagliatelle fresche alla ricotta

Questo piatto è veramente semplice, mi era avanzata della pasta quando ho fatto i ravioli, quindi perché non fare delle tagliatelle fresche? Alice e Fede venivano a cena ed ero certa che, nonostante il basilico (vero Alice??? ), sarebbero state ben felici di provarle!



Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 20 minuti

Per la preparazione della pasta vi rimando alla ricetta dei Ravioli d'anatra

Ingredienti per 3 persone:
500 gr di tagliatelle fresche
400 gr di pelati
carota, sedano e cipolla
350 gr di ricotta
parmigiano
un mazzo di basilico
tabasco
1 pezzo di fondo di prosciutto

Iniziamo a preparare la salsa tritando e soffriggendo carota, sedano e cipolla e il pezzo di prosciutto. Quando sono dorati versare i pelati, spezzettarli con un cucchiaio di legno e lasciar cuocere a fuoco medio. Quando inizia a rapprenedersi condite con un cucchiaio d'olio, sale e pepe e una spruzzata di tabasco. Togliete dal fuoco, rimuovete il prosciutto e frullate con il minipimer per ottenere una vellutata.
Rimettete sul fuoco, aggiungete la ricotta, una manciata di parmigiano e fate cuocere mescolando a fuoco dolce per 5 minuti e spegnete. Ora aggiungete il basilico fresco secondo il vostro gusto, io esagero sempre perché ha un profumo meraviglioso, tanto Alice poi lo scarta...
Ora fate cuocere le tagliatelle, scolatele e conditele con questa crema di ricotta e pomodoro, una spolverata di parmigiano, un filo d'olio evo a crudo e una grattata di pepe.
I sapori semplici a volte fanno tornare il sorriso a fine giornata...
Anna



mercoledì 20 giugno 2012

La frittata di pasta, parte1. Ovvero, una delle tante versioni.

Questa è la frittata di pasta di Francidettobaldo (o di MammaTeresa?). Ricordo come se fosse ieri la prima volta che l'ha preparata. Eravamo nelle Marche, mezz'ora rubata a tutto e tutti e come due bambini ci siamo trovati nella cucina della casa di Tom&Jerry a tagliare la mozzarella a cubetti e cuocere gli spaghetti. E' molto simile alla napoletanissima frittata di "scammaro", ma qui mancano le acciughe e i capperi, si usano olive verdi e non quelle nere di gaeta, e soprattutto ci sono mozzarella e pinoli che quella partenopea non prevede. Tranquilli, presto faremo anche la frittata di scammaro, la frittata "rossa" e quella "bianca", che prevedono invece anche l'uovo. E poi non giriamoci troppo intorno: sono perfette come pranzo al sacco nelle nostre lunghe giornate in gozzo e come sostituto della fugassa ligure. Tommitommi, Ema e Filo si contendono abilmente gli spaghetti, le olive e i pinoli abbrustoliti che restano nel piatto: con la frittata di pasta ogni regola del galateo può (deve, direi) essere infranta, soprattutto perchè va rigorosamente mangiata con le mani.... Adoro le frittate di pasta, si era capito??




Ingredienti per 4 persone

300gr di spaghetti
olive verdi denocciolate
2/3 mozzarelle tagliate a cubetti e ben sgocciolate
pinoli


Tagliate la mozzarella a cubetti e lasciatela da parte così che possa tirar fuori tutto il latte che eliminerete. Intanto, cuocete gli spaghetti in acqua bollente salata e scolateli quando sono ancora belli al dente. Conditeli subito con un po' di olio evo per evitare che diventino una grande "palla" e conditeli con parte delle olive denocciolate, i cubetti di mozzarella ben sgocciolati e i pinoli. Aggiustate di sale e pepe. Fate scaldare una padella antiaderente con un filo di olio evo e quando sarà calda aggiungete metà della pasta. Cospargete con il resto delle olive, della mozzarella e pinoli e coprite con il resto della pasta. Lasciate cuocere a fuoco basso e senza muovere la padella (questo è il segreto!!) finchè la parte inferiore risulterà ben dorata e si steccherà "da sola". Girate la frittata e lasciate cuocere anche dall'altro lato finchè non si sarà formata una croccante crosticina. Spegnete e lasciate intipedire prima di tagliarla a spicchi e servirla. Ottima, soprattutto mangiata con le mani.





Giò

ps un grazie a francis per la scelta della foto e a Benibeni per l'allestimento del "set" sotto il sole di mezzogiorno!! :)

martedì 19 giugno 2012

Sfilatini al formaggio

Questi sfilatini da mettere in tavola come semplice pane sono buonissimi, ma ora immaginateli tagliati a metà per il lungo, con un filo di burro spalmato e del prosciutto crudo, culaccia o culatello appena affettati ancora profumati e soffici... Ecco, questo è il paradiso delle merende domenicali, dove ad ogni morso sentite gli uccellini cinguettare mentre con una birretta ghiacciata dimenticate lo stress della settimana e vi lasciate coccolare dalle piccole delizie della vita!
Una semplice ricetta presa da uno speciale di Sale&Pepe sulla magia del pane col vantaggio di poterli surgelare per averli sempre a disposizione!



Difficoltà: bassa
Tempo di preparazione: 30 minuti + riposo


Ingredienti per 12 sfilatini:
per lo starter (pre impasto):
8 g di lievito di birra fresco
135 g di farina 00
per l'impasto:
50 g di miele
15 g di lievito di birra fresco
60 g di olio evo
300 g di farina 00
1 cucchiaio di sale
50 g di grana grattugiato
50 g di provola grattugiata
50 g di toma grattugiata






Per lo "starter" mescolate il lievito con 2 dl di acqua tiepida fino a scioglierlo completamente; aggiungete la farina, mescolate, coprite e lasciate riposare per 30 minuti in luogo tiepido.
Trascorso questo tempo procedete con il resto dell'impasto mescolando 1,5 dl di acqua tiepida con il miele e il lievito fresco nell'impastatrice.
Aggiungete l'olio, il sale, la farina, i formaggi grattugiati e lo starter lievitato e mescolate a bassa velocità fino ad ottenere un composto omogeneo.
Formate una palla di pasta, copritela e fatela lievitare per altri 30 minuti a temperatura ambiente.
Infarinatevi le mani e ricavate dall'impasto 12 filoncini.
Disponeteli su un telo infarinato e lasciateli lievitare per altri 30 minuti.
Con un coltello affilato praticate delle incisioni diagonali lungo i filoncini e cuoceteli in forno caldo a 180° per 20-25 minuti.

Anna




venerdì 15 giugno 2012

Polpo alla (simil) catalana

Dovrei aprire il post con un sondaggio: quanti di voi dicono polpo e quanti polipo?? Dice Wikipedia: "Il polpo comune (Octopus vulgaris ) noto talvolta con il nome improprio di polipo o piovra è un cefaloide della famiglia delle Octopolidae"....Polpo o polipo che sia, a tutti noi piace moltissimo! A Tommitommi in modo particolare e infatti me lo chiede ogni due per tre. Lo abbiamo provato e fatto in tutte le salse. Le nostre versioni preferite sono al pomodoro come sugo per la pasta (ricetta di Francidettobaldo) o il classico, in insalata (piatto preferito di Aledodgeball). Di solito lo facciamo con patate e fagiolini, ma con Scipione in arrivo insieme ai suoi 40°, non avevo proprio voglia di mettere sui fornelli troppe pentole con acqua bollente. E così ho aperto il frigorifero e ho cercato di capire come poter aggirare l'ostacolo Scipione, alias caldo afoso: pomodorini, olive, pinoli, una bella manciata di basilico fresco e soprattutto mi balzano agli occhi dei cipollotti freschi che mammà ha "cresciuto" e raccolto nel suo mitico orto, pieno di odori, sapori e rose. Voilà, improvvisiamo una simil catalana!




Ingredienti per 3 persone
polpo (almeno 1kg...cotto si riduce moltissimo, peggio degli spinaci!!)
pomodorini
cipollotto fresco
olive
pinoli
olio e limone
sale e pepe

Mettete il polpo in una capiente pentola con acqua fredda e lasciate cuocere per circa un'ora dal bollore (chiedete consiglio anche al pescivendolo che in termini di cottura sono sempre afferratissimi!). Sono convinta che la storia del tappo di sughero sia una "leggenda"...per renderlo mordibo è necessario che sia stato trattato (battuto) appena pescato. Piuttosto inserisco nell'acqua un po' di odori, da una foglia di alloro, a dei grani di pepe o mezza cipolla. Insomma è facoltativo così come lo sono gli ingredienti che decidete di mettere nell'acqua di cottura. Una volta trascorso il tempo di cottura e dopo avere testato con una forchetta che sia bello morbido, spegnete il fuoco e lasciatelo raffreddare nella sua acqua di cottura. Più del tappo di sughero credo che questo passaggio sia più significativo in termini di "polpo morbido". Una volta arrivato a temperatura ambiente, tagliatelo a tocchetti. Nel frattempo lavate e pulite i pomodorini e il cipollotto fresco che lascerete un po' in acqua fredda così da eliminare l'odore forte e fare in modo che rimanga croccante. Sciacquate le olive e mettete il tutto in un'insalatiera con il polpo e il resto degli ingredienti. Preparate un'emulsione con olio, limone, sale e pepe che userete per condire, all'ultimo, la vostra insalata di polpo. Infine aggiungete qualche fogliolina di basilico e se vi piace della paprica dolce, come fanno gli amici portoghesi.

Giò

mercoledì 13 giugno 2012

Paccheri ai gamberi e pomodoro fresco

Posto questa ricetta anche se ormai è passato del tempo, ma è sicuramente più fresca e di stagione adesso!!!!

"Ogni anno Niccolò e i suoi amichetti si trovano a casa nostra a grigliare in notturna in occasione del superbowl, e io ogni anno mollo il colpo ritirandomi nelle mie stanze e crollando miseramente dal sonno davanti ad un film mentre loro si godono uno spettacolo a mio parere più lungo e noioso di Ben Hur in versione integrale...
La mattina seguente di solito mi alzo e dopo aver visto in salotto un assaggio di Baghdad sotto assedio mi dirigo in cucina per quntificare gli avanzi...
Ancora non capisco come dopo 10 anni di superbowl e sempre le stesse persone come numero, bocche e facce, sia possibile che il mio frigorifero strabordi sempre di hamburger, hot dog, formaggio e pomodori, ci sono sempre una marea di pomodori... E poi sono io quella che esagera con le dosi!
Ad ogni modo dopo aver surgelato tutto il surgelabile decido che i pomodori sarebbero stati perfetti per un sugo fresco con i gamberi, e io e Alice non siamo riusciti a finirli...."




Ingredienti per 4 persone:
8 pomodori maturi
400 gr di code di gamberi
2 cipolle di tropea
2 spicchi d'aglio
una manciata di foglie di basilico fresco
peperoncino (meglio se fresco)
500 gr di paccheri

Lavate i pomodori, privateli del picciolo e fate un'incisione a croce sul fondo, sistemateli in una ciotola ampia e copriteli con acqua bollente. Lasciateli qualche minuto a mollo, quando vedete che la pelle si sta sollevando allora scolate l'acqua e sostituitela con acqua fredda e ghiaccio.
Quando sono freddi scolateli, pelateli bene (ora dovrebbe essere un gioco da ragazzi!) tagliateli in quarti e rimuovete la parte centrale con i semi. ora avete delle perfette falde di pomodoro senza pelle e semi, tagliatele a striscioline per il lungo e mettetele da parte in una ciotola con due spicchi d'aglio pelati e tagliati a metà e un filo d'olio.
Pulite i gamberi privandoli del carapace e facendo un'incisione del dorso anche del filetto nero, che altro non è che l'intestino e lasciateli asciugare su della carta assorbente.
Con i carapaci se volete potete fare un fumetto facendoli bollire e facendo restringere il liquido per poi usarlo nel condimento della pasta, io non avevo tempo Alice stava già per arrivare!
Affettate le cipolle e fatele rosolare in un'ampia padella (l'ideale sarebbe poi riuscire a condirci dentro la pasta...), aggiungete il pomdoro a filetti e dopo 5 minuti i gamberi che andranno appena scottati. Già potete sentire un profumo meraviglioso! Se avete il peperoncino fresco privatelo dei semi, tritatelo e aggiungetelo al sugo, altrimenti dosate voi a seconda di quanto è forte il peperoncino che avete. Aggiustate di sale e pepe.
Ora il sugo è pronto, magari leverei gli spicchi d'aglio giusto per non confonderli con un gambero e bruciarvi il palato...
Buttate la pasta in abbondante acqua salata e quando a metà cottura inizierà a fare un po' di schiumetta per l'amido che rilascia usatene un paio di cucchiai per diluire il sugo mentre lo tenete in caldo a fuoco bassissimo. Affettate a striscioline sottili il basilico, scolate la pasta e tuffatela nel sugo. date una rimestata, impiattate, cospargete col basilico, un giro di olio d'oliva, una pepata e....si, fate finta di esser al mare coi piedi nella sabbia mentre pranzate con uno chardonnay ghiacciato!
Anna

lunedì 11 giugno 2012

Torta super cioccolatosa. Dedicata a tutti i bimbi

Sono appena tornata da un week end di formazione al Dynamo Camp dove tra un paio di settimane presterò per una decina di giorni servizio di volontariato. Non so quanti di voi lo conoscano: se non lo conoscete vi invito a visitare il sito. Dynamo Camp è un camp di Terapia Ricreativa, primo in Italia, appositamente strutturato per bambini affetti da patologie gravi e croniche in terapia e nel periodo di post ospedalizzazione. Il Camp è rivolto gratuitamente a bambini da 7 ai 17 anni.
Dynamo Camp offre a centinaia di bambini la possibilità di riappropriarsi della propria infanzia attraverso un programma che in totale sicurezza e allegria li porti a ritrovare e acquisire fiducia in loro stessi e nelle proprie potenzialità. Il Camp prevede anche programmi specifici rivolti ai genitori e ai fratellini sani di questi bambini, coinvolgendo così tutta la famiglia che ha dovuto affrontare la delicata situazione della malattia.

E' a dir poco un posto magico. Così come magica è l’aria che si respira e le emozioni che si vivono in ogni angolo e in ogni sguardo: da quelli dei bambini dei video e delle foto sparse qua è là, a quelli dello staff e di chiunque abbia varcato, anche solo per pochi minuti le porte del Camp. E' amore a prima vista, colpo di fulmine. Un posto dove sembra di stare a due passi dal cielo e dalle stelle. Ti si apre proprio il cuore.
Ed è quindi a tutti i bimbi, grandi e piccini, che dedico questa torta "super cioccolatosa" che Leoilmilanistadoc e Tommitommi mi chiedono sempre per il loro compleanno, che prepariamo spesso insieme e per cui tutti si leccano i baffi e le dita. Perchè anche questo possa contribuire a donar loro un sorriso.




Ingredienti:

200gr cioccolato fondente
250gr di zucchero semolato (io ne metto di meno)
200gr di burro
5 uova intere
1 cucchiaio di farina

Sciogliete a bagno maria il burro con il cioccolato. Togliete dal fuoco e aggiungete lo zucchero poco alla volta, mescolando finchè non si sarà sciolto completamente. Aggiungete quindi le uova intere, una alla volta. Infine aggiungete il cucchiaio di farina. Imburrate ed infarinate una tortiera e versate il composto di cioccolato. Lasciate cuocere a forno caldo a 190° per circa 20/25 minuti. L'interno deve essere ancora morbido e un po' bagnato. Vi consiglio di farla il giorno prima: il grosso è solo riuscire ad aspettare l'indomani!



Giò

venerdì 8 giugno 2012

Treccia al burro, aglio e salvia


Amo panificare, è una delle cose che mi esaltano di più in cucina.
Forse perchè ci vuole tempo e pazienza, quindi mi riportano a momenti di relax, vacanza, domeniche in casa...
Forse per il fascino dell'attesa, il brivido della lievitazione, ma soprattutto per la magia della semplicità del pane, così basilare come ingredienti, ma così vario e declinabile in mille sfumature...
L'elemento comune a tutte le tavole ma così diverso nei profumi, sapori e forme...
E questa treccia all'aglio e salvia è semplicemente divina, ideale come accompagnamento di un buon parmigiano o felino all'aperitivo, tagliata in fette più sottili per un sandwich strepitoso o anche semplicemente da sola, per i buchi nello stomaco in qualunque momento della giornata...




Ingredienti per un filone:
500 gr di farina da pane
5 g di lievito di birra
1 cucchiaio di olio evo
80 g di burro
20 foglie di salvia
1 spicchio d'aglio
sale

Versate la farina in una ciotola, fate un pozzetto  al centro e versate 3 dl di acqua tiepida, distribuite sulla superficie il lievito, coprite e aspettate 5 minuti.
Distribuite sulla farina due belle prese di sale, aggiungete l'olio, mescolate gli ingredienti, rovesciateli sulla spianatoia o metteli nell'impastatrice e impastate.
Quando l'impasto sarà liscio e omogeneo ungetelo, ponetelo in un'ampia ciotola, copritelo con pellicola trasparente e mettete in frigo per una notte, oppure fatelo la mattina per proseguire la sera.


Mettete nel mixer il burro, la salvia, l'aglio e un pizzico di sale e tritate gli ingredienti fino ad ottenere una crema omogenea.
Infarinate la spianatoia, disponetevi la pasta e stendetela in un rettangolo di circa 40cm x 25 cm.
Spalmate la pasta con il burro aromatico morbido su tutta la superficie e arrotoilatela dal lato lungo.
Con un coltello affilato dividete a metà il rotolo nel senso della lunghezza e intrecciate i due mezzi rotoli tra di loro. Se volete una treccia con la superficie più " frastagliata" mantenete i lati aperti in superficie, ma conviene intrecciarla alternata in modo che si distribuisca meglio il burro.
Trasferite la treccia in uno stampo da cake da 28 cm circa rivestito di carta forno e cuocete in forno caldo a 180° per 50 minuti circa.
Dopo 20 minuti inzierete a sentire un'irresistibile profumo sprigionarsi dal vostro forno e non vedrete l'ora di assaggiare una fetta di questo filone, croccante fuori e soffice dentro...


Anna

mercoledì 6 giugno 2012

Mini quiches alle pere, taleggio e noci


Nello stesso pomeriggio in cui ho fatto le mini quiches di zucchine e caprino ho usato la pasta brisè avanzata per fare queste deliziose mini quiche alle pere e taleggio. Ottime! Devo proprio ammettere che ho fatto bene a farmi forza e non passare il resto del pomeriggio sul divano come la giornata uggiosa e piovosa suggeriva. Soprattutto sono stati felici i nostri amici che la sera stessa hanno fatto le cavie, compreso SuperEma, che definirei il "mio fan numero 1"... almeno tra in tema di fornelli!!





Ingredienti per circa 8 mini crostatine
1 rotolo di pasta brisè
2 pere kaiser
150gr circa di taleggio
2 cucchiai di panna
gherigli di noci
pepe



Foderate degli stampini per muffin con la pasta brisè. Nel frattempo pelate le pere e tagliatele a cubetti. Tagliate a pezzetti il taleggio e mescolatelo con la panna e una macinata di pepe. Mettete le pere sui dischi di pasta brisè, proseguite con il formaggio e la panna e infine i gherigli di noci spezzettati. Infornateli a forno caldo finché la pasta non sarà cotta e le mini quiches non prenderanno quel bel colore dorato in superficie, circa 30 minuti. Lasciateli intiepidire e poi sformateli.





Giò



martedì 5 giugno 2012

Concorso Fornelli da chef: Una giornata da giurata!

Che emozione!!!!
Per una volta invece di presentare una ricetta ad un concorso farò la giurata!
Grazie a Msn sono stata scelta come giurata al concorso indetto dai Fratelli Carli la cui giornata finale si svolgeva ad Imperia domenica scorsa.
Il concorso Fornelli da Chef prevedeva un vincitore per ogni categoria tra antipasti, primi, secondi e dolci, precedentemente selezionati da una giuria composta da chef del territorio, da un rappresentante della famiglia Carli e dall'agenzia creativa ideatrice dell'evento.
Domenica nell'Emporio Carli invece i quattro vincitori avevano la possibilità di vedere le loro ricette riproposte in chiave stellata da due signori chef, Paolo Donei della Malga Panna di Moena e Alberto Faccani del Magnolia di Cesenatico.

Giornata splendida e divertentissima, dove sono stata seguita in ogni attimo dalle telecamere di Msn che riprendevano la mia esperienza di giurata, mentre io mi scioglievo davanti a pomodorini confit ripieni di burrata, caponatine estive, creme pasticcere al pino mugo e l'armonia di movimento in cucina dei due chef.
A fine giornata, dopo aver provato le quattro ricette, due rimaste abbastanza fedeli all'originale, e due invece completamente stravolte, mi è stato chiesto di assegnare le stellette in modo da stilare una classifica. Mission impossible... sport diversi a cui dare una posizione sul podio!!!!

Ecco le quattro ricette originali e la loro variazione stellata:

Spiedini di sogliola e zucchine al forno
Spiedini di sogliola e zucchine con purea di zucchine
Eliche con spada e timo
Capelli d'angelo con carpaccio di spada all'olio aromatico e pomodori piccadilly confit ripieni di burrata
Involtini di sogliola e spinaci con verdure al vapore
Involtini di sogliola e spinaci con caponatina
Sorbetto allo yogurt e olio d'oliva
Gelato all'olio con insalata di fragole fresche e confit, gelatina e crumble al caffè, e crema pasticcera al pino mugo.

Qui potete vedere il video girato per Msn dove vi racconto come è andata la giornata con i miei assaggi e i miei commenti più o meno idioti!
Prima volta davanti alle telecamere, abbiate pietà!!!! E grazie alla pazienza di Fabio....!

Fornelli da Chef: sfida all'ultimo boccone

Fratelli Carli: Fornelli da chef

Anna

lunedì 4 giugno 2012

Arrosto di coppa di maiale ripiena

Come resistere ad una bel pezzo di coppa di maiale???? Io la prendo, poi un modo per farla si trova sempre!
Eccomi a casa con una bellissima coppa di maiale, ideale arrosto e ancora più ideale farcita! Passo numero due: apriamo il frigorifero, sediamoci di fornte e cerchiamo di capire cosa ci offre per un degno ripieno... Vaglio tutte le possibilità, e per assicurarmi le critiche di Niccolò decido che un ripieno "formaggioso" sarebbe stato perfetto: speck, emmenthal, parmigiano e aromi.
Successo garantito!




1 kg di coppa di maiale
400 gr di emmental grattugiato
150 gr di parmigiano grattugiato
2 uova intere
2 tuorli
speck a fette (almeno 14)
maggiorana, origano e timo freschi
sedano, carota, cipolla
brodo vegetale

Iniziamo col preparare la coppa, prendete un coltello affilato e tagliatela dello spessore di un centimetro aprendola come un foglio. Avrete così un perfetto rettangolo di coppa pronto per essere farcito! Se necessario con un batticarne, un bicchiere o una padella battetelo in modo da livellarne la superficie. Stendete sulla coppa le fette di speck.
Ora prepariamo la farcitura sbattendo insieme i formaggi, le uova, gli aromi, sale e pepe. L'impasto doivrà risulatare morbido ma abbastanza sodo da farne un cilindro all'interno della coppa.
Disponete l'impasto sul lato lungo della coppa e arrotolatela. 
Una volta ottenuto il vostro cilindro potete chiuderla con ago e filo da cucina oppure legarla con lo spago.
Pulite, pelate e tagliate grossolanamente cartota, cipolla e sedano e fateli soffriggere in un'ampia casseruola.
Aggiungete l'arrosto e fatelo rosolare a fiamma vivace in modo che si sigilli bene l'esterno. Quando sarà ben dorato allora potete spostarlo in una teglia con tutto il suo soffritto e infornare a forno caldo a 180° per circa 40 minuti bagnandolo ogni tanto con vino bianco e brodo per evitare che si asciughi troppo.
Quando la carne è cotta (fate la prova bucando con uno stecchino, non dovrà uscire sangue), toglietela dalla casseruola e mettetela su un tagliere o un piatto, metteteci sopra un coperchio o dell'alluminio in modo da tenerla in caldo; diluite il fondo di cottura con un bicchiere di brodo gia caldo e fatelo restringere a fuoco vivo, mescolando con un cucchiaio di legno; regolate di sale e insaporite con una generosa macinata di pepe,  frullate il tutto con un minipimer. 
Stendete a specchio sul piatto da portata la salsa ottenuta, e sopra adagiatevi l'arrosto tagliato a fette.
Un filo d'olio e il vostro arrosto ripieno è pronto a ricevere gli applausi che merita!

Anna


venerdì 1 giugno 2012

Pasta e piselli (alla napoletana)

Che bella la primavera! E' vero, la mia allergia fa le danze in questi mesi di primi caldi e dei primi sorrisi dopo il letargo invernale, ma i colori, i prati in fiore e i profumi della primavera sono imbattibili. E poi ci sono fave e piselli freschi!! Con tommitommi ci divertiamo a sgranarli e con quelli che con forza siamo riusciti a non mangiare ci facciamo una bella pasta. Sarà pure semplice e per alcuni "banale", ma è di una bontà unica!... Ed è buona sia calda che tiepida!


Ingredienti per 4 persone:

350gr di pasta corta (ditali o pipe per me sono le migliori)
500gr di piselli sgranati
1 cipolla bianca
100gr di pancetta affumicata a cubetti
olio extra vergine di oliva
parmigiano
sale e pepe
qualche foglia di basilico

Fate appassire nell'olio la cipolla affettata sottile. Unite la pancetta, fate insaporire ed aggiungete i piselli sgranati. Aggiungete 1 bicchiere o poco più di acqua calda e fate cuocere per circa 30 minuti a fuoco moderato e solo alla fine aggiustate di sale e pepe. A parte cuocete la pasta, scolatela qualche minuto prima del dovuto e preseguite la cottura insieme ai piselli aggiungendo poco alla volta acqua di cottura fino ad ultimarne la cottura. Spegnete il fuoco e lasciate riposare per qualche istante. La pasta deve risultare un po' brodosa. Come ultima cosa una manciata di parmigiano, una generosa macinata di pepe e qualche foglia di basilico. W la primavera!!






Giò