Oggi lascio spazio ad Edoardo, ideatore di Cruda&Crudo, un sito dove propone ricette di crudo sia di pesce che di carne sapientemente accostate a birre selezionate per un'ottimale abbinamento organolettico e gustativo. Edoardo ci segue da tempo e sono molto felice che abbia voluto rivisitare una mia ricetta. Certo, quando si dice "rivisitazione" si pensa ad un grande classico, e la cosa non mi lusinga poco... grazie!!!
Edoardo ha voluto assaggiare la mia Tartare di manzo con puntarelle e parmigiano
Ingredienti per la crema di cacio e pepe
50 gr di cacio di pecora (pecorino non troppo stagionato)
50 gr di latte
pepe nero
Scaldare il latte e scioglervi dentro il formaggio, frullare ed aggiustare di pepe. Tenere in caldo.
Birra morbida ed amara al punto giusto, con una leggera nota finale di luppolo secondo l’originale ricetta della birra (Pilsner), lavorata con il malto più fine ed il luppolo aromatico più pregiato.
(www.augustiner-braeu.de)
Madonna Pils
Volume alcolico 5,4%
Madonna Pils, prodotta da Free Lions da Tuscania (VT)
(http://www.freelionsbeer.it/ ).
Rothaus Tannenzäpfle
Volume alcolico 5,2%
Il prodotto di punta di Rothaus è la Pils Tannenzäpfle o semplicemente "Zäpfle", in vendita solo in bottigliette da 33cl è diventato ultimamente una "cult beer" per i giovani di tutta la Germania.
Tannenzäpfle significa "piccola pigna" ed il nome fa riferimento alla località di produzione , lo Schwarzwald, dove le pinete non mancano.
(http://rothaus.de)
Edoardo ha voluto assaggiare la mia Tartare di manzo con puntarelle e parmigiano
con l’aggiunta di una parte croccante, il crumble di pane di enkir, e una calda data dalla crema cacio e pepe di cui sotto trovate indicate dosi ed esecuzione (con la bella stagione e se qualcuno non ama il piccante del pecorino e del pepe potrebbe optare per un gelato al parmigiano).
50 gr di cacio di pecora (pecorino non troppo stagionato)
50 gr di latte
pepe nero
Scaldare il latte e scioglervi dentro il formaggio, frullare ed aggiustare di pepe. Tenere in caldo.
Ecco le tre birre scelte per l'abbinamento perfetto:
Augustiner Pils
Volume alcolico 5,6%Augustiner Pils
Birra morbida ed amara al punto giusto, con una leggera nota finale di luppolo secondo l’originale ricetta della birra (Pilsner), lavorata con il malto più fine ed il luppolo aromatico più pregiato.
(www.augustiner-braeu.de)
Madonna Pils
Madonna Pils, prodotta da Free Lions da Tuscania (VT)
(http://www.freelionsbeer.it/ ).
Volume alcolico 5,2%
Il prodotto di punta di Rothaus è la Pils Tannenzäpfle o semplicemente "Zäpfle", in vendita solo in bottigliette da 33cl è diventato ultimamente una "cult beer" per i giovani di tutta la Germania.
Tannenzäpfle significa "piccola pigna" ed il nome fa riferimento alla località di produzione , lo Schwarzwald, dove le pinete non mancano.
(http://rothaus.de)
Il nostro abbinamento preferito.
Augustiner e Rothaus
Particolare è l'etichetta della Rothaus che è rimasta identica dal lontano 1956 e presenta in primo piano una ragazza bionda "Birgit Kraft" in costume locale con in mano due boccali di birra, e sullo sfondo le famose pigne.
Da notare che il nome "Birgit Kraft" ha in tedesco assonanza con la frase "Bier gibt Kraft" ovvero la birra da forza.
Un'altra particolarità dell'etichetta sono le pigne disegnate come pendenti dai rami, mentre in realtà questo tipo di pigna cresce verso l'alto, il tutto sta forse a significare che la posizione giusta della bottiglia è a collo basso ovvero la posizione che assume quando la si beve.
Questa è la storia che si legge di questa birra, che invita a berla “a secchiate”, ultra beverina.
Il rapporto qualità/prezzo in questo caso si fa sentire a scapito della nostra artigianalità.
Augustiner e Rothaus
Particolare è l'etichetta della Rothaus che è rimasta identica dal lontano 1956 e presenta in primo piano una ragazza bionda "Birgit Kraft" in costume locale con in mano due boccali di birra, e sullo sfondo le famose pigne.
Da notare che il nome "Birgit Kraft" ha in tedesco assonanza con la frase "Bier gibt Kraft" ovvero la birra da forza.
Un'altra particolarità dell'etichetta sono le pigne disegnate come pendenti dai rami, mentre in realtà questo tipo di pigna cresce verso l'alto, il tutto sta forse a significare che la posizione giusta della bottiglia è a collo basso ovvero la posizione che assume quando la si beve.
Questa è la storia che si legge di questa birra, che invita a berla “a secchiate”, ultra beverina.
Il rapporto qualità/prezzo in questo caso si fa sentire a scapito della nostra artigianalità.