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mercoledì 24 dicembre 2014

Buon Natale e buon anno..tra i fornelli e non solo!



Tanti auguri di Buon Natale e soprattutto di un 2015 pieno di sorprese!
Noi continueremo con l'amore e la passione di sempre a divertirci tra i fornelli per condividere tante ricette nuove, divertenti e gustose!
Ci vediamo dopo la befana!

Auguri!



Anna&Giò 

lunedì 15 dicembre 2014

Mousse di speck e prosciutto cotto. Un'idea per il pranzo di Natale

Ho sentito parlare di questa ricetta super sprint credo mille volte. Era la "fantomatica" mousse  della famosa Zia Mimma. La mousse che veniva preparata per ogni pranzo o cena e che inesorabilmente veniva spazzolata. Niente di laborioso, nè sofisticato, anzi di una semplicità inenarrabile: tutto ciò di cui avete bisogno è un mixer. I più addentro alla cucina probabilemnte inorridiranno, ma è tanto buona e alle cene o brunch con tanta gente è una di quelle ricettine che non possono mancare!



Ingredienti (totalmente a caso nella quantità: vige l'assaggio con il dito man mano che si prepara)

una confezione di philadelphia
150g circa di prosciutto cotto buono
100g circa di speck
100g circa di ricotta vaccina

Mettete dapprima lo speck e il prosciutto cotto in un cutter. Aggiungete quindi il philadelphia e la ricotta e lavorate finchè gl iingredienti non saranno tutti ben amalgamati. Assaggiate man mano aggiungendo prosciutto, speck o formaggio secondo i vostri gusti. Lasciate riposare una mezzoretta e servite la mousse fredda con grissini, pane nero, schiacciata o crostini di pane abbrustoliti. Vedrete che finirà.

Giò


lunedì 8 dicembre 2014

Non penne, ma spaghetti...arrabbiati!

I romani avranno da ridire perchè non ho usato le penne. ma io avevo voglia di spaghetti. A dirla tutta di spaghetti grossi e di un sacco di peperoncino. Qundi ho riadattato le classiche penne all'arrabiata con un piatto di spaghetti rosso fuoco. Non c'è niente da fare: sarà la nostra tradizione, la nostra cultura, ma davanti a uno "spago" torna il buon umore!



Ingredienti per 4 persone

350g di penne (nel mio caso spaghettoni!)
pomodori o pelati
1 cipolla
peperoncino
1 spicchio di aglio
olio evo

In una padella cuocete del pomodoro tritato con olio dioliva, qualche fettina di cipolla tagliata al velo, uno spicchio di aglio, 1 peperoncino (o in quantità variabile secondo i vostri gusti e .... resistenza al piccante!) e del basilico. Aggiustate di sale e lasciate cuocere finchè il sugo non si sarà ristretto.
Lessate  in acqua bolente salata le penne (o spaghettoni nel mio caso), scolatele al dente e passatele nella padella. Fate cuocere a fuoco forte per circa un minuto e servite ben caldo.
Semplicemente italiano, semplicemente fantastico!

Giò

mercoledì 3 dicembre 2014

Orecchiette fatte in casa!

Ormai giá sapete quanto ami mettere le mani in pasta, ma oltre a darmi enormi soddisfazioni ho scoperto che gli impasti mi salvano la vita con la mia piccola Attila!
Quando Iolanda é malata la giornata diventa lunghissima. Ha solo due anni e se non si sfoga al nido é carica come un petardo anche con 39 di febbre...
Ma ecco che col suo grembiulino si impegna come una pazza a cucinare con me! In tre giorni di malattia abbiamo fatto orecchiette, gnocchi e centinaia di biscotti, ma quanto le sono piaciute le orecchiette! Soprattutto i 150 grammi che poi si è spazzolata a cena!
Queste orecchiette hanno una tenuta di cottura favolosa, le venature sulla parte convessa trattengono il sugo, e se fatte riposare una notte perché si asciughino sono ancora meglio!
Potete condirle con un'ottima salsa di pomodoro e basilico, tradizionali cime di rapa sbollentate e saltate oppure provate la ricetta di Gió con broccoletti e salsiccia!




Ingredienti

400 gr. di semola rimacinata di grano duro
1 dl di acqua tiepida
Sale

Versate sulla spianatoia la semola con un pizzico di sale, fate una fontana e unite l’acqua tiepida.
Lavorate la pasta per una decina di minuti fino a quando all’interno si saranno formate delle bollicine, dovrete ottenere una pasta piuttosto soda e liscia.
A seconda dell'umidità dell'ambiente la  semola assorbirá l'acqua in modo diverso, potreste quindi aver bisogno di aggiungerne ma attenzione a non esagerare altrimenti l'impasto risulterà troppo morbido per essere lavorato!




Copritela con un panno umido e staccate un pezzetto di pasta e arrotolatelo sulla spianatoia  formando un vermicello di meno di 1 cm di diametro.
Tagliatelo a pezzetti lunghi un centimetro.
Con la punta arrotondata di un coltello schiacciate e trascinate ogni pezzetto sulla spianatoia in modo che la pasta, curvandosi, diventi simile a una conchiglietta, in questo modo si forma l’orecchietta.
Appoggiate ogni orecchietta sulla punta del pollice e rovesciatela in modo da vedere la superficie venata.
Sistemate le orecchiette una accanto all’altra su di un telo, un vassoio o una placca foderata di cara forno.
Proseguite allo stesso modo con tutta la pasta che avete preparato. E’ meglio prepararle la sera prima e lasciarle asciugare per una notte.




La cottura varia da 7 a 11 minuti, più sono secche più tempo vorranno. Assaggiate!
Potete anche surgelarle in sacchettini e poi buttarle in acqua salata bollente da surgelate.
Qualunque condimento scegliate, saranno una delizia!

lunedì 1 dicembre 2014

Ancora brownies. Mille ricette per grande classico made in Usa.

Ebbeni si. Un grande classico made in Usa che incontra il fervore di tutti: grandi e piccini. Veloce e soprattutto cioccoltoso è proprio quello che ci vuole quando abbaimo voglia di coccolarci con qualcosa di dolce. Questa è la versione di Tina Davis in un libro che racchiude 50 ricette classiche americane per bambini di tutte le età - "Guarda e cucina". Io l'ho fatto con Tommitommi e i suoi amici in una domenica di pioggia. Ci siamo divertiti e sporcati di cioccolato :)


Ingredienti per una dozzina di quadratini - teglia di cm 22X32

110g di burro (un piccolo panetto) + un po' per la teglia
110g di cioccolato fondente (4 quadratoni)
400g di zucchero semolato
3 uova, leggermente sbattute
semi di una bacca di vaniglia
135g di farina 00
1/2 cucchiaino di sale
110g di noci sminuzzate (facoltative)

Accendete il forno a 175°, rivestite la teglia con carta forno o carta di alluminio e imburrate.Fate sciogliere il cioccolato e il burro dentro un pentolino dal fondo spesso a fiamma lenta. Versate la crema ottenuta in una ciotola grande e lasciate intiepidire, quindi versatevi lo zucchero mescolando continuamente. Amalgamate le uova leggermente sbattue, i semini del bacello di vaniglia, sempre mescolando, poi fate piovere la farina, il sale e se volete le noci. Trasferite il composto nella teglia, distribuite ben bene negli angoli e infornate per circa 25/30 minuti.Verificate la cottura introducendo uno stecchino al centro: se la torta è cotta lostecchino ne uscirà asciutto. Lasciate raffreddare. Estraete la torta aiutandovi con il foglio di alluminio e tagliatela in 12 quadrati. Spolverizzatela se vi piace con dello zucchero a velo e voilà!

Giò



lunedì 24 novembre 2014

Paccheri di mare. Controstagione.

Siamo alle porte dell'inverno, lo so bene. Ma io non mi arrendo e voglio continuare a viaggiare anche solo con la mente all'estate che quest'anno -almeno al nord e centro italia- è stata antiaptica e si è fatta solo intravedere. Questo piatto mi ricorda i pranzi della domenica con Francidettobaldo: cozze, gamberoni, calamari. Io vado al mercato, scelgo, compro e lui cucina: il sabato e la domenica mi faccio viziare. E non sono la sola a godersi i suoi manicaretti..c'è qualcun altro che finisce con la faccia nella pentola....



Ingredienti per 6 persone
500g di paccheri
300g di calamaretti
1kg di cozze
500g di vongole
300g di gamberi freschi
aglio
olio
peperoncino
sale e pepe
(prezzemolo)
mezzo bicchiere di vino bianco secco

Lasciate le vongole a spurgare in una capiente bacinella con acqua e sale quanto più tempo possibile, quindi risciacquatele. Raschiate bene le cozze, togliete l'evnetuale spago, risciacquatele. Mettete cozze evongole in una capace padella di alluminio con unpochino di olio, l'aglio schiacciato e mezoz peperoncino. Coprite e lasciate cuocere finchè i frutti di mare non si saranno aperti. Sgusciateli e raccogliete li in una terrina. Lasciate decantare il liquido travasandolo nella terrina con le cozzee vongole filtrandolo così da eliminare ogni residuo di sabbia che si depositerà sul fondo.della padella.
Riprendete la padella, aggiungete un po' di olio e quando sarà ben caldo aggiungete i calamaretti (o seppioline) e i gamberi a cui avrete tolto il filetto nero. Lasciate soffriggere qualche minuto e sfumate con mezzo bicchiere di vino bianco secco. Aggiungete se necessario un po' di sughetto delle cozze e vongole e lasciate cuocere qualche minuto, non troppo altrimenti i calamari diventano gommosi e così i gamberi. Aggiungete anche cozze e vongole e lasciate insaporire. Lessate i paccheri in abbondante acqua salata. Scolateli al dente (tenete da parte sempre un bixxhiere di acqua di cottura che potrebbe servire) e ripassateli nella padella con i frutti di mare così che si amalgamino bene tuttii sapori. Aggiugnete se necessario un po' di qcqua di cottura. Spegnete, aggiungete se vi piace del prezzemolo tritato e servite calda, con una generosa macinata di pepe nero. W la domenica!

Giò



venerdì 21 novembre 2014

Pagnotta ai cereali

Quanto amo fare il pane!!!
Ormai ne faccio di diversi tipi, anche se ammetto una predilezione per il pane ai cereali, ma non di semplice farina ai cereali, amo quello pieno zeppo di semi! Di volta in volta cambio miscela di semi, si trovano facilmente anche al supermercato, di solito vicino a lenticchie e legumi.
Potete usare quelli che preferite, in questa versione ho usato sesamo, papavero e girasole. Se volete un pane più profumato e speziato potete anche aggiungere curry, paprika, curcuma, cumino, semi di finocchio, cardamomo... non c'è limite alla fantasia!
Per questa ricetta potete scegliere se fare un filone usando uno stampo da plum cake o una bella pagnotta.
Io alterno forme e sapori, ne faccio in abbondanza, li taglio in quarti e surgelo. In questo modo basta tirare il pane fuori dal freezer la sera e a colazione potete fare pane e marmellata con il vostro pane come se fosse appena stato sfornato!



 Ingredienti per una pagnotta da 20 cm di diametro circa:
300 g di farina ai cereali
100 g di farina di manitoba
30 g di lievito madre secco oppure 1 bustina di lievito per pane e pizza
300 ml di acqua
2 prese di sale
olio d'oliva
semi vari

In un'ampia ciotola impastate le farine con lievito, semi, sale e acqua.
Ungete la ciotola, formate una palla di impasto, rimettetela nella ciotola, coprite con un panno e fate riposare per 10 minuti.
Ungete il piano di lavoro con un cucchiaio di olio, impastate energicamente. L'impasto sarà già più soffice e omogeneo.
Riponetelo nuovamente nella ciotola unta, coprite e fate riposare per altri 10 minuti.
Impastate nuovamente sul piano di lavoro unto e riponete nuovamente a riposare sotto un canovaccio nella ciotola.
Ripetete il passaggio precedente, rimettete l'impasto nella ciotola unta, ungete anche la superficie dell'impasto e coprite.
Fate lievitare per un'ora.



A questo punto l'impasto sarà raddoppiato di volume.
Lavoratelo nuovamente.
Bagnate e strizzate un foglio di carta forno e stendetelo nello stampo (se fate un filone) o su una placca da forno. Questo passaggio aiuterà il pane a cuocere con un po' di vapore.
Date all'impasto la forma che desiderate, nel mio caso una palla, e mettetelo sulla placca da forno (o nello stampo da plum cake dopo averlo reso un cilindro).
Fate lievitare per 45 minuti.




Accendete il forno a 220 °C e mettete sotto alla placca una teglia o un'altra placca con un dito d'acqua.
Ora cospargete la superficie con un pochino di olio e spolverate con altri semi.
Incidete una croce sulla pagnotta o fate un'incisione per il lungo sul filone.
Fate cuocere sul ripiano basso per 10 minuti, poi abbassate il forno a 180°C e proseguite per 35 minuti circa, fate la prova stecchino, dovrà uscirne assolutamente asciutto!
Lasciate intiepidire e gustatevi il vostro pane casalingo anche solo con un filo d'olio e sale o, come quando ero piccola per merenda, con burro e zucchero!

Anna


lunedì 17 novembre 2014

Sformato di carote nere e provola su fonduta di parmigiano

Passeggiavo al mercato e mi cade l'cchio su delle carote nere. Le ho comprate e tenute in frigorifero per giorni e giorni: non ero abituata ad averle e ogni volta che aprivo il frigorifero "non le vedevo" e/o rimandavo l'appuntamento. E' però giunta l'ora di smettere di rimandare: devocucinarle. Ma come? Non solo non le avevo mai cucinate, ma non sapevo nemmeno che gusto avessero! La strada più facile sarebbe stata fare l'ennesima vellutata, ma no...non ne avevo proprio voglia per quanto - soprattutto nelle fredde e piovose serate invernali - le zuppe, le vellutate, le creme e via dicendo mi piacciano un sacco!



Ingredienti per 6 tortini

5/6 carote nere
100g circa di ricotta
parmigiano grattugiato
sale e pepe
provola
1 uovo intero e 1 rosso
100ml di panne o latte
una noce di burro
una manciata di parmigiano

Fate bollire le carote in acqua salata. Quando saranno morbide, scolatele, lasciatele raffreddare e conditele con la ricotta, le uova, un po' di parmigiano. Aggiustate di sale e pepe. Aggiugnete del pan grattato se l'impasto dovesse risultare troppo bagnato.
Prendete dei pirottini di alluminio usa e getta, ungeteli e passate del pan grattato. Rimepiteli con il composto di carote fino a metà. Aggiungete la provola tagliata a cubetti e ricoprite con io resto dell'impasto. Fate cuocere in forno a bagno maria per circa 30/40 minuti.
Preparate la fonduta: scaldate la panna e il burro ( o il latte per una versine light) in un pentolino senza far arrivare al bollore. Aggiungete il parmigiano e fate sciogliere mescolando con una frusta. Stendete la fonduta su un piatot, adagiatevi il tortino di carote e spolverate con altro parmigiano. Serviteli tiepidi!

Giò

mercoledì 12 novembre 2014

STREET FOOD: Pane, panelle e crocché

Volevo assolutamente provare a farle.
La Sicilia regala sempre grandi emozioni in cucina, ed avendo un'amica di Caltagirone speravo tirasse fuori qualche ricetta segreta custodida da anni nella cucina della sua famiglia.
Nulla di tutto ciò, vero Fede???
Mi sono dovuta documentare a fondo, e spero francamente di essere stata rispettosamente fedele ad una ricetta tanto speciale.
Le mie solite amichette del giovedì sera, Fede compresa, erano entusiaste. Carboidrato amico caro!
Vorrà pur dire qualcosa...








Ingredienti per 4 panini:
4 mafalde siciliane (in alternativa panini con semi di sesamo)
olio di semi di arachide per friggere
250 g di farina di ceci
350 ml di acqua
sale e pepe
500 g di patate sbucciate
1 cucchiaino di amido di mais
prezzemolo tritato
1 limone

Iniziate a preparare le panelle.
Mescolate acqua, farina di ceci, una presa di sale e abbondante pepe nero macinato fresco. Mettete in una casseruola antiaderente a fuoco medio.
Portate a bollore mescolando continuamente con una frusta per evitare che si formino grumi, diventerà una pasta densa.
Stendete il composto su un piatto piano, precedentemente unto d'olio, con una spatola ad uno spessore di mezzo centimetro.
Quando sarà freddo tagliatelo a triangoli e delicatamente staccateli dal piatto con l'aiuto di un coltello.
Friggete finché le panelle non saranno dorate e poi lasciatele su carta assorbente per eliminare l'olio di troppo.





Ora passiamo alle crocché.
Lessate le patate.
Passatele con lo schiacciapatate, aggiungete l'amido, sale, pepe e prezzemolo a piacere.
Infarinatevi le mani e rullate dei cordoncini di impasto del diametro di circa 2 cm.
Tagliateli a tocchetti di 8 cm e poi friggetele in olio bollente.
Quando saranno dorate toglietele e fatele riposare su carta assorbente.




Scaldate brevemente le mafalde tagliate a metà.
Farcite le mafalde con 2 o 3 panelle e altrettante crocché, spruzzate qualche goccia di limone e chiudete il vostro panino.



Servite subito e godetevi la Sicilia!

Anna

lunedì 10 novembre 2014

La Cina è vicina. Spring Roll con gemogli e gamberetti

La Cina è vicina, questo il nome di un corso di cucina Cibotondo che ho fatto ormai diversi mesi fa. La cucina cinese mi è sempre piaciuta, ma il più delle volte finisco per rimpiagere la grande abbuffata la mattina successiva. Spesso risulta troppo unta, troppo fritta..semplicemente indigeribile!
Allora perchè non provare a farla a casa? Ricordo di una delle prime tate di Tommitommi che memore di un precedente lavoro cucinava spesso  - e con gran successo anche tra i nostri amici- cinese. Il corso di cucina mi è sembrato un ottimo inizio. I grandi classici: riso cantonese, spring rolls, chop suey di maiale e verdure croccanti e i mitici dumplings, alias i ravioli brasati. Nulla di particolarmente difficile, ma certamente un lavoro minuzioso, certosino e si, diciamolo, lungo nella preparazione. Ma che soddisfazione!



Ingredienti per 4 persone

4 cialde di riso
80g di germogli di soia
50g di gamberetti freschi sgusciati
2 piccoli cippollotti
4 rapanelli
un paio di foglie di cavolo verza
1 carota
salsa di soia, sakè, fish sauce, zenzero
1 uovo
farina
olio di sesamo
olio di semi di arachide

Ammollate gli spaghetti di soia in acqua tiepida e fate marinare i gamberetti con un filo di salsa di soia e un po'di zenzero. Tagiate a julienne i cipollotti, la verza, le carote e i rapanelli e rosolateli in padella con un filo di olio di semi e qualche goccia di olio di sesamo, ins.Dopo 3/4 minuti, aggiungete i germogli di soia. Fate satare ancora un paio di minuti, aggiungete ancora un po' di soia e fish sauce e spegnete dopo poco. Il fondo deve essere asciutto, altrimenti rischia di colare fuori durante la frittura e schizzare ovunque. Sbattete l'uovo. Ammorbidite le cialde: inumidite un telo, stendetelo su un tagliere e mettetevi al centrouna cialda. Copritela con i lembi del telo e lasciatela riposare qualche minuto. Fate altrettanto con le altre 3 cialde. Dividete al centro le verdure e i gamberetti. Piegate i due lembi laterali della cialda sopra al ripieno, arrotolate ottenenedo l'involtino e fissando il lembo esterno con un filo di uovo sbattuto.





Scaldate 4 dita di olio di semi in un piccolo wok e tuffatevi gli involtini, prima dalla parte chiusa: bastano pochi istanti perchè diventino dorati. Girateli delicatamente e finiteli di friggere. Scolate su carta assorbente e mangiateli caldi acocmpagnati con della sala di soia o "sweet&chili", a seconda dei gusti.

Giò


giovedì 6 novembre 2014

Street food: Pita con felafel, salsa allo yogurt e menta e misticanza


Ecco cosa succede quando le amiche vengono nella sede Navigli per vedere XFactor...
Si, siamo malate del giovedì sera, e oltre ad un improbabile fantaxfactor che dura per tutta la produzione con cena finale offerta alle prime cinque in classifica dalle ultime cinque, ci viziamo con del favoloso street food.
Forse in realtà dovrei dire Sofa Food, dato che i manicaretti vengono consumati rigorosamente sul divano!
Ad ogni modo, ho voluto far provare alle ragazze questo piatto meraviglioso dalla tradizione lontana.
In India si preparano specialità simili a base di ceci, ma pare che sia nato in Egitto durante la Quaresima.
I felafel si sarebbero poi diffusi nella tradizione musulmana per interrompere il Ramadan, nella dieta kasher ebraica per stabilirsi poi in Israele come piatto nazionale.
Infine sono approdati sul mio divano con somma gioia di tutte!
Potete accompagnarli anche con dell'ottimo hummus in sostituzione alla salsa allo yogurt e menta, anche se temo possa appesantirli nella pita, la salsa invece da un tocco di freschezza al panino.
Inutile dire che provarli in entrambe le versioni sarà la soluzione giusta...



Ingredienti per 4 panini
400 g di ceci lessati
500 ml d'acqua
3 spicchi d'aglio tritati
1/2 cipolla piccola
1 cucchiaio di coriandolo tritato
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1 cucchiaino di paprika
2 cucchiaini di cumino
100 g di pangrattato
2 cucchiai di farina
2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
1 uovo
2 cucchiaini di sale
2 cucchiaini di pepe macinato fresco
olio di semi di arachide per friggere
farina per impanare
4 pani pita
1 yogurt greco
due cucchiai di menta tritata
misticanza
tahina

Prepariamo i felafel frullando nel mixer  ceci, 2/3 di aglio, cipolla, coriandolo, prezzemolo, e spezie.
Il composto dovrà essere grossolano ma morbido, se necessario potete aggiungere dell'acqua.
In una ciotola unite al composto l'uovo, il pangrattato, la farina, sale e pepe.

Lasciate riposare in frigorifero per 30 minuti.







Ricavate dall'impasto 16 polpette schiacciate, infarinatele e poi friggetele nell'olio bollente finché non saranno di un bel colore dorato. Fatele scolare brevemente su carta assorbente.
Scaldate appena le pita tagliate a metà nel forno mantenendole morbide.

Emulsionate lo yogurt con la menta e l'aglio rimasto. Condite con sale e pepe.
Farcite ogni pita con 3 o 4 felafel, aggiungete la misticanza e qualche cucchiaiata di salsa allo yogurt e menta.
Servite subito!




Se non ne desiderate subito un altro il gioco non ha funzionato!
Anna







lunedì 3 novembre 2014

Scaloppine al marsala

Ci sono certe sere che davvero non hai voglia di cucinare, nè tanto meno di metterti a pensare a cosa fare. Ecco allora che apri il frigorifero e davanti a te si presentano inesorabilmtente delle (tristi) fettine di pollo. Ma di pollo alla griglia ne hai pieni gli ochi e lo stomaco. Però puoi fare delle scaloppine e siccome è lunedì i limoni li hai (anche qui inesorabilmente) finiti opti per un'altra variante. Il Marsala: quello da ualche parte lo hai..anche perchè..non scade (quasi) mai!!!
Alla fine ti siedi a tavola e pensi che dal niente può venir fuori anche una cenetta semplice, ma saporita e che tutto sommato supera di gran lunga la sufficienza!!



Ingredienti per 6 persone

Fettine di pollo circa 800g (la ricetta originale vorrebbe la noce di vitello)
mezzo bicchiere di Marsala
150g di burro circa
farina
sale e pepe

Spianate le fettine di vitello o pollo con il batticarne o con la lama inumidita di un largo coltello. Conditele con un po' di sale e pepe e infarinatele. Mettete sul fuoco un tegame piuttosto largo, fateci fondere parte del burro e quando sarà ben caldo aggiungete le fettine in un solo strato. Fatele cuocere da entrambe le parti per qualche minuto a fuoco vivace. Toglietele dal tegame e mettetele su un piatto. Ripetete l'operazione fino a terminare le fettine, aggiungendo man mano altro burro. A cottura ultimata, versate nel tegame il marsala e alzate il fuoco. Rimettete quindi dentro il tegame tutte le fettine affinchè si insaporiscano e si amalgamino al condimento. Se necessario aggiungete altro Marsala. Travasate il tutto su un piatto di portata e servitele calde.

Giò


lunedì 27 ottobre 2014

Mini muffin alle more

Ho trovato questa ricetta in fondo ad una delle borse dello scorso inverno. Semplicemente cercavo tutt'altro e tra ticket scaduti, pacchetti di cicche mezzi aperti e altre schifezze (ma perché sono così disordinata??!!) ho trovato la pagina strappata di un giornale. Non poteva che essere una ricetta. Chissà quando e dove l'ho "rubata". Meglio non farsi troppe domande e venire al dunque: facciamoli!
I muffin mi piacciono, ma nel tempo ho capito che devono essere fatti in versione mignon, altrimenti "stufano" e c'è il rischio che risultino "gnucchi", che allappino la bocca. Questi sono super veloci e con una spolverata di zucchero a velo all'ultimo sono deliziosi. Non è farina del mio sacco, ma hanno passato l'esame!




Ingredienti per circa 12/14 mini muffiin

110g di farina 00
1/2 cucchiaino di lievito per dolci
100 g di zucchero zefiro
poco latte
mezzo vasetto di yogurt bianco, preferibilmente intero e cremoso
una noce di burro sciolto
1 uovo intero
1 pizzico di sale
una ventina di more (o mirtilli o lamponi o fragole..)
zucchero a velo, qb

Accendete il forno a 170°. Unite in una bastardella gli ingredienti secchi, quindi la farina, il lievito, lo zucchero e un pizzico di sale. In un'altra ciotola unite invece gli ingredienti liquidi: latte, uovo, yogurt e il burro. Incorporate gli ingredienti liquidi con quelli secchi finché il composto non risulterà omogeneo e senza grumi. Unite quindi le more mescolando brevemente e delicatamente affinché non si rompano. Imburrate uno stampo per mini muffin e versatevi il composto  riempendo ciascun piroettino fino a 3/4. Infornate e fate cuocere a fuoco caldo per circa 15 minuti. Sfornate, lasciate intiepidire e prima di servire spolverizzate con dello zucchero a velo.

Giò


venerdì 24 ottobre 2014

Cotolette in carpione del mio babbo

Avevo già pubblicato questa ricetta, ma oggi più che mai ho voglia di rileggerla, riassoporarla e condividerla con voi.
Ciao babbo.
Anna

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Pazzesche, semplicemente pazzesche...e la cosa più bella è il ricordo di quando facevamo le vacanze tutti insieme al mare, i miei genitori, noi quattro fratelli e qualche amico al seguito.
Li, c'erano SEMPRE le cotolette in carpione, vasche da bagno di cotolette in carpione, portaerei di cotolette in carpione, cisterne di cotolette in carpione!!!! Si, mille milioni di cotolette in carpione, perchè queste sono buone quando le fai, ma il giorno dopo sono ancora meglio, ed è difficile che arrivino al terzo, nonostante il problema di mio padre, direttamente ereditato da me: un grave problema sulla gestione delle quantità, perchè ogni tanto noi Brambilla ci dovremmo ricordare che non siamo sempre in 12 a cena!



Ingredienti carpione:
500 gr di cipolle bianche
2 carote medie
4 foglie di alloro
125 gr di uva sultanina
100 gr di pinoli
1 bicchiere di vino bianco
1/2 bicchiere di aceto di vino bianco
sale, pepe & olio e.o.

Ingredienti cotolette:
600 gr fesa di vitello
2 uova
pangrattato q.b.

Mettete a bagno l'uvetta in acqua e vino bianco.
Battete leggermente le fettine di vitello, passatele nell'uovo e impanatele. Friggetele in olio e dopo averle fatte asciugare su carta assorbente accantonatele.
Tostate velocemente i pinoli e teneteli da parte.

Affettate finemente le cipolle e le carote, soffriggetele in abbondante olio con l'alloro e quando saranno trasparenti aggiungete l'aceto e il vino bianco facendoli sfumare. Alla fine aggiungete l'uvetta, che avete precedentemente scolato e strizzato, e i pinoli tostati.

In una pirofila mettete sul fondo una piccola parte di cipolle stufate, stendete uno strato di cotolettine e ricoprite con altre cipolle stufate continuando a stratificare fino ad esaurimento con l'accortezza che ci siano almeno tre strati. Finire con le cipolle residue.
Fate marinare il tutto in frigorifero e consumate il giorno seguente tirandole fuori dal frigorifero in modo che possano essere a temperatura ambiente e non fredde.

Ora che avete visto che è una ricetta semplice potete subito raddoppiare le dosi per farne mille milioni, non basteranno mai...

Grazie babbo, solo a scriverla mi è venuta voglia...le faccio per sabato!

Anna


lunedì 20 ottobre 2014

Clafoutis di pere

Chi l'ha detto che il clafoutis si puà fare solo con le ciliegie o comunque con la frutta estiva?
A me questo dolce piace moltissimo e soprattutto è talmente facile e veloce che mi salva in tantissime occasioni in cui come al solito mi ritorvo amici a cena all'ultimo e il dolce manca sempre. Non possiamo sempre ripegare sul "grazie, se vuoi porta del gelato", soprattutto quando fuori non ci sono più 30° e le giornate si sono già terribilmente accorciate e il tuo umore imbronciato! Così è nata l'idea di aggiugnere all'impasto del clafoutis le pere! Gli ingredienti sono banali e soprattutto con bimbi in casi hai sempre uova e latte! Una spolverata di zucchero a velo e voilà, anche il dolce è servito!



Ingredienti per 6 persone:
3 uova
90g di farina
100g di zucchero semolato
200ml di latte intero
1 stecca di vaniglia
200g di pere
1 pizzico di sale
1 cucch di brandy- facoltativo

Pelate le pere e tagliatele a fettine non troppo sottili. Disponetele in una tortiera imburrata o meglio ancor aricoperta con carta forno. Rompete le uova e lavoratele con lo zucchero finchè non saranno chiare e spunmose. Aggiugnete i semini ricavati dalla stecca di vaniglia e un pizzico di sale. Quindi agigungete la farina setacciata e per ultimo gli ngredienti liquidi: latte e brandy. Mescolate e versate ilc omposto sulle pere. Cuocete a forno caldo per circa 40 minuti. Lasciate raffreddare e cospargete con dello zucchero a velo prima di servire.

Giò

giovedì 16 ottobre 2014

Insalata di nervetti, ceci, carciofi e parmigiano

Sono sempre stati la mia passione, proprio per la loro consistenza gelatinosa e croccante.
I nervetti mi ricordano l'infanzia e mia nonna, lei li amava quanto me ma aveva il vizio di mettere in uguale quantità anche le cipolle. Amo anche le cipolle, ma ho sempre avuto qualche riserva sulla gestione di aglio e cipolle di mia nonna!
Potete trovare i nervetti in qualunque supermercato, generalmente sono sottovuoto in panetti, in modo che possiate tagliarli o affettarli come preferite.
Carciofi e ceci danno consistenza e sapore in più, e le scaglie di parmigiano completano questa meraviglia!
Potete usare cipollotti bianchi, o ancor meglio dei cipollotti di tropea. Se preparate questo antipasto per una cena vi conviene andar cauti sulle cipolle, non sapete mai se a crudo sono apprezzate da tutti!
Io mi sono accuratamente scelta una rosa di amiche che con me condividono anche i problemi di alitosi post cena!








Ingredienti per 4 persone:
250 g di nervetti tagliati a striscioline sottili
2 carciofi
200 g di ceci lessati
2 cipollotti (bianchi o di tropea)
Abbondante parmigiano a scaglie
sale, pepe, olio e aceto balsamico

Pulite i carciofi, tagliateli in 4 e cuoceteli al vapore, per questa insalata gustosa ma leggera credo sia la tecnica di cottura migliore!
Quando saranno teneri, asciugateli e affettateli finemente.

Piccolo inciso: se non è stagione di carciofi vi consiglio di sostituire con del radicchio croccante, delle cime di rapa, topinambur o cardi. Ma se proprio proprio la volete fare con i carciofi, allora potete acquistarli sottovuoto già cotti al vapore, abbiate la cura di asciugarli bene dai liquidi di conservazione.

Affettate finemente anche i cipollotti.

Ora in un'ampia bowl unite tutti gli ingredienti e condite con sale, pepe fresco macinato e olio. Quando mescolate fate attenzione a mantenere le scaglie di parmigiano il più integre possibili!




Con l'aiuto di un coppapasta sistemate l'insalata nei piatti e fate cadere qualche goccia di aceto balsamico qua e la, completerà l'armonia di sapori del vostro piatto!

Servite se volete con un'insalatina riccia e dei crostini di pane tostato. Una bomba!!!

Anna

lunedì 13 ottobre 2014

Spaghetti alla chitarra con ragù di polipetti

Ogni tanto a casa nostra in tema di cibo si va a periodi. Non so se sia per semplicità, o meglio per pigrizia, o alto. Ma ricordo che la stessa cosa avveniva anche quando stavamo a casa dai miei. Con Pierodettopito prendavamo sempre in giro mamma perchè si passava ciclicamente dal giovedì del "pollo all'arancio" al giovedì delle "polpette al pomodoro". Che per l'amor del cielo, adoravamo e adoriamo tuttora, ma ci faceva ridere! Ecco questo in casa nostra è il periodo dei polipetti al pomodoro. Facili da fare, magri (ho scoperto che anche senza olio vengono alla stragrandissima), a Tommitommi piacciono tantissimo e preparati in anticipo hanno mille risvolti: si possono mangiare da soli, accompagnati con del cous cous o del semplice riso basmati e perchè no, tagliuzzati piccolini ed utilizzati come condimento per la pasta! Il tempo da lupi del week end non era propizio, ma noi abbiamo il sole dentro e un piatto di pasta è sempre un piatto di pasta: porta il sorriso!




Ingredienti per 4 persone

350g di spaghetti alla chitarra
1kg di moscardini o un polpo
500gr pomodori pelati
prezzemolo o basilico
aglio
sale
pepe
peroncino
olio extra vergine di oliva
capperi dissalati, olive nere o taggiasche e una manciata di pinoli (facoltativo)

La preparazione è di una semplicità disarmante. Niente soffritto, nessun accorgimento precottura, se non quelli di accertarsi che siano ben puliti (ma su questo potete contare sul vostro pescivendolo!!). Lavate bene i moscardini puliti, metteteli in un tegame possibilmente di terracotta, aggiungete i pelati sgocciolati e tutti gli altri ingredienti ad eccezione del prezzemolo o basilico e dei capperi dissalati e pinoli. A piacere aggiungete anche il peproncino.
Coprite con il coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso per circa 45 minuti. Il sugo deve diventare denso e scuro. Se a cottura ultimata fosse ancora troppo liquido, togliete i moscardini e fate restringere il sugo (senza coperchio). Pochi minuti prima di togliere dal fuoco (nel frattempo rimettete i moscardini nella pentola con il sugo ristretto) aggiungete basilico o prezzemolo tritato e se vi piace qualche cappero dissalato, qualche oliva nera e una manciata di pinoli!

Quando si saranno raffreddati, se sono "grossi" ( o se in mancanza dei moscardini avete addirittura utilizzato un polpo) tagliate i polipetti a tocchetti e usateli insieme al sugo per condire la pasta. Se siete fortunati e li trovate piccolini, saltate questo passaggio e serviteli interi, che faranno ancora più scena! Io adoro farli con gli spaghetti alla chitarra!
Giò






venerdì 10 ottobre 2014

Brownie al cioccolato e nocciole

Godurioso, non c'è altro da dire!
Questa è una ricetta semplice e di grande resa, piace sempre a tutti, grandi e piccini e potete gustare questi brownie semplicemente spolverati di zucchero a velo oppure arricchiti con una pallina di gelato o crema al mascarpone (se non fossero abbastanza ricchi...!).
Io preferisco questa variante con le nocciole, tagliate grossolanamente perchè mantengano croccantezza, mentre la ricetta originale vuole le noci. Non vi resta che provarle entrambe e decidere quale preferite! Che sporco lavoro, e quanti sacrifici!!!



Ingredienti per 20 pezzi:
140 g di farina 00
sale
1/2 cucchiaino di lievito in polvere
200 g cioccolato fondente al 70-75%
170 g di burro a cubetti
300 g di zucchero
4 uova
50 g di pepite di cioccolato (o gocce)
100 g di nocciole tostate e tritate grossolanamente


Preriscaldate il forno a 160°.
Rivestite uno stampo quadrato o rettangolare di circa 20x30 cm di carta da forno.

In una terrina setacciate farina, lievito e sale.
In un'altra terrina fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato con il burro, mescolando di tanto in tanto finchè la crema non sarà liscia e fluida.




Togliete dal fuoco e mescolando aggiungete lo zucchero.
Quando sarà sciolto e omogeneo aggiungete le uova, una alla volta incorporandole bene prima della successiva.
Unite ora la farina in tre tempi amalgamando bene prima di ogni aggiunta.
Aggiungete in ultimo nocciole e pepite di cioccolato, mescolate bene in modo che l'impasto risulti omogeneo.



Versate l'impasto nello stampo livellando bene la superficie con una spatola.
Infornate per 30-35 minuti.
Attenzione, il brownie non deve cuocere troppo per avere il cuore morbido, quindi fate la prova bucandolo con uno stecchino, quando lo rimuovete dovrà avere qualche briciola impastata.

Lasciate raffreddare il brownie a temperatura ambiente prima di tagliarlo a quadrotti e spolverarlo di zucchero a velo.

Una delizia!
Anna

mercoledì 8 ottobre 2014

Franciacorta in bianco: un week end da non perdere!

Finalmente!!!
Aspetto il secondo week end di ottobre dal terzo del 2013.
Franciacorta in Bianco è una manifestazione enogastronomica imperdibile. I migliori produttori di formaggi riempiono i padiglioni con profumi e sapori da leccarsi barba, baffi e capelli.

Franciacorta in Bianco, che si rinnova a Castegnato dal 10 al 12 ottobre, si è conquistata il primato del più importante appuntamento annuale per operatori, appassionati ed intenditori dei prodotti lattiero caseari, con una particolare attenzione a quelli della Lombardia e di tutto il territorio bresciano, e internazionali.

Franciacorta in Bianco  è una rassegna specialistica e vuole essere una occasione di confronto, di valorizzazione dei prodotti, dei produttori e dei consumatori, ma vuole anche essere una grande occasione di festa che sviluppa la cultura, l’educazione, l’economia reale fatta da coloro che coltivano e trasformano i prodotti della terra e degli allevamenti.



Come ogni anno torneremo a casa carichi di prodotti spesso introvabili, dopo aver stilato la nostra personale classifica del miglior Bagoss e dei formaggi più stuzzicanti.
Bando al colesterolo, settimane di dieta per non perderci neanche un pezzettino dal profumo di latte!
Tutto accompagnato dalle fantastiche bollicine della Cantina Le Due Querce, che propone dei Franciacorta speciali in limitate edizione oltre alla produzione base.
Come resistere al loro millesimato? Impossibile...





Ecco il programma del week end!

VENERDI’ 10 OTTOBRE 2014

Ore 17,30  Cibo, ambiente e benessere sulla strada di Expo 2015.
Convegno a cura della Coldiretti di Brescia, presso l’aula magna della scuola secondaria di primo grado “G.Pascoli”.

Ore 19,00  Inaugurazione ufficiale della diciannovesima edizione di FRANCIACORTA IN BIANCO
Taglio del nastro con accompagnamento del Complesso bandistico di Castegnato.

Ore 20,00  Apertura degli stand al pubblico e visita della rassegna con ingresso gratuito per i castegnatesi.

Ore 21,30 Franciacorta in Bianco & Friends.
Esibizione di danza del gruppo di ballo S.P. Castegnato accompagnata dallo spettacolo di luci a cura del laser designer Marco Inselvini.




SABATO 11 OTTOBRE 2014

Ore 10,00 Apertura degli stand

Ore 11,00 Esperienza di stage professionale in un Caseificio della Valle Camonica.
A cura dell'Istituto Tecnico Agrario "G. Pastori" di Brescia.

Ore 12,00 Consegna del V Premio all’imprenditorialità giovanile alla memoria “ing. Aldo Artioli”.
Conferito all'Istituto di Istruzione superiore "Luigi Einaudi" di Chiari (BS), indirizzo tecnico agrario

Ore 14,30 Degustazione formaggio Tombea – Distillati Peroni
Con la collaborazione del Parco Alto Garda Bresciano, delle Distillerie Peroni e A.D.I.D.

Ore 15,00  "Mani in pasta show" con Diego Bongiovanni direttamente dalla Prova del Cuoco di Rai1. 
Imparare a prendere la cucina come gioco, gli ingredienti come spunto e la creatività come punto. Show cooking dedicato ai bambini dai 5 ai 12 anni.

Ore 16,00 Degustazione formaggi – Distillati
Con la collaborazione delle distillerie Peroni e A.D.I.D.

Ore 16,30 "Il formaggio fa storia". Il formaggio dei monasteri, dalle grandi Dop italiane alle perle europee. 
Con Carlo Fiori "Guffanti" e Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio di Tutela del Grana Padano. Conduce Paolo Massobrio.

Ore 17,00 “La Magia del formaggio”
.
Laboratorio didattico per bambini a cura della Cascina La Benedetta.

Ore 17,30 Degustazione Grana Padano – Distillati Peroni
Con la collaborazione di O.N.A.F., delle Distillerie Peroni e A.D.I.D.

Ore 18,00 "Cucina effetti speciali" con Diego Bongiovanni direttamente dalla Prova del Cuoco di Rai1. 
Avevate mai pensato di cucinare con una piastra dei capelli, con il ferro da stiro, con il phone? Tutto è possibile, l'importante è non mancare.

Ore 21,30 "IN PRINCIPIO ERA… il brodo".
Spettacolo di Federico Francesco Ferrero, Masterchef d’Italia 2014.

Un viaggio all’inizio del gusto. Uno spettacolo in più episodi dove si raccontano in scena le emozioni del sapore, quelle che stanno alla base della cucina, di un piatto, della vita. Questo primo episodio parla di brodo. 

 Durante la giornata degustazione di polenta taragna con farina di Castegnato a cura dell’Associazione Alpini di Castegnato.




DOMENICA 12 OTTOBRE 2014

Ore 10,00 Apertura degli stand

Ore 11,00 Presentazione del Gemellaggio 2014. 
Degustazione di prodotti tipici calabresi a cura dell’Associazione dei Produttori del Caciocavallo di Ciminà e del Salumificio San Giorgio di Reggio Calabria.

Ore 12,00 Premiazioni della XVII Edizione Concorso Nazionale “Assaggio formaggi” e del Concorso Miglior Yogurt di Fattoria.
A cura di O.N.A.F. e Bevilatte Srl.

Ore 14,30 Degustazione formaggi – Distillati
Con la collaborazione delle distillerie Peroni e A.D.I.D.

Ore 15,00  "Alpeggi e transumanza: il formaggio come occasione di riscatto".
Con Gianni Rigoni Stern. Conduce Paolo Massobrio.

Ore 16,00 "Il latte d'asina come elisir di bellezza: dalla natura i segreti più antichi". 
Dimostrazione di cosmetici a base di latte d'asina (su prenotazione).

Ore 16,30 Degustazione formaggio Silter – Distillati Peroni
Con la collaborazione del Consorzio per la Tutela del formaggio Silter, delle Distillerie Peroni e A.D.I.D.

Ore 17,00 "Formaggio, il cibo per tutti". 
Con Silvio Spinelli, medico, e Marzio Nocchi, imprenditore,  ideatori del progetto e libro "ÀMATI! volersi bene attraverso il cibo". Conduce Paolo Massobrio.
 
Ore 19,00 Degustazione formaggi – Distillati
Con la collaborazione delle distillerie Peroni e A.D.I.D.

Ore 19,30 Arrivederci al 2015.

Durante le tre giornate sarà possibile partecipare, previa prenotazione, alle degustazioni guidate in collaborazione con i Maestri Assaggiatori dell'ONAF

lunedì 6 ottobre 2014

Fiori di zucca ripieni

Godiamoci gli ultimi raggi di sole caldo e sentiamoci ancora un pochino in estate. L'orto dei desideri (o dei miracoli) mi ha regalato gli ultimi fiori di zucca e non ho potuto resistere. Tommitommi li avrebbe voluti fritti, e come dargli torto, ma la bilancia e la mia pancia sempre più grande hanno avuto la meglio e quindi ci siamo diretti un po' più in basso....direzione forno! Devo dire che il risultato è stato di tutto rispetto, tanto da dover quasi litigare per accaparrarci l'ultimo fiore ripieno. Una straziante partita a carta-sasso-forbice ha decretato il fortunato vincitore: le voglie di una panzona non hanno impietosito il mio giovine ometto!



Ingredienti per 3/4 persone

una dozzina di fiori di zucca
circa 100gr di ricotta
circa 50gr di provola affumicata o pecorino grattuggiato o parmigiano o altro formaggio saporito
concassè di un pomodori matuti
basilico, origano e altri profumi
sale e pepe
pan grattato "profumato"

Parliamo subito del pan grattato "profumato": semplice, ma di effetto. Io semplicemente metto in un mixer i resti di pane ormai secchi insieme a mille e più profumi (origano, maggiorana, timo, mentuccia....), se volete uno spicchietto di aglio privato della sua anima e un filo di olio se necessario a frullare meglio il tutto! Pulite i fiori di zucca staccando delicataemnte i pistilli interni che sono amari. Sciacquateli sotto l'acqua e asciugateli con cura e delicatamente affinchè non si rompano. Nel frattempo mischiate la ricotta, la provola (che serve a dare un po' più di sapore) o qualsiasi altro formaggio (anche del semplice parmigiano va benissimo!), la concassè di pomodoro e gli odori.Regolate di sale e pepe e se vi piace aggiungete anche una grattata di noce moscata. Riempite i fiori con l'aiuto di un sac a poche e disponeteli in una pirofila o in un ruoto coperto di carta forno o leggermente unto. Cospargete i fiori con abbondante pan grattato e fate cuocere a forno caldo per circa 15/20 minuti: il tempo di vederli dorati in superficie.
La ricetta originale li vorrebbe fritti in pastella, ma superato il periodo della "prova-costume" siamo di fronte alla "prova-bilancia" del dopo estate e forse ...è ancora più traumatico!!!!


Giò

mercoledì 1 ottobre 2014

Street food: Bacon Cheese Hot Dog

Se ancora c'è qualche sprazzo si sole, è cosa buona e giusta grigliare.
E se l'hamburger di maiale e mele non fosse stato caloricamente sufficiente, ecco una ricettina veloce e super gustosa da aggiungere al nostro barbecue!
Non amo particolarmente gli hot dog, mentre ho una passione viscerale per il bacon, quindi questa variante di "cane caldo" mi ha conquistata!
Inutile dire che se aggiungiamo del cheddar e delle cipolle caramellate il risultato diventa imbattibile!




Ingredienti per 4:
8 fette di bacon
4 wurstel grandi
8 fette di cheddar
2 cipolle dorate
Aceto balsamico
Zucchero
4 panini grandi per hot dog
Salse a piacere
burro

Arrotolate a spirale 2 fette di bacon su ogni wurstel.

Tagliate a velo le cipolle e fatele appassire in padella con una noce di burro. Quando saranno pronte aggiungete 1 cucchiaio di zucchero e sfumate con l’aceto balsamico.
Mettete i wurstel sulla griglia e fateli dorare da tutti i lati perché il bacon diventi croccante.
Scaldate il pane disponendo su ogni lato del panino una fetta di cheddar tagliata per il lungo.

Componete il vostro bacon cheese hot dog mettendo sul fondo le panino le cipolle caramellate, poi il bacon wurstel e sopra le salse che preferite.
Anche senza salse questo hot dog è una bomba di delizia!


lunedì 29 settembre 2014

Pomodori ripieni ai profumi dell'orto

Siamo sul finire dell'estate, il "SignorMeteo" ci sta ridando i week end di sole e cielo terso che non ci ha dato a Luglio ed Agosto e io non perdo occasione di godermi queste giornate al mare. Così come non posso lasciarmi passare sotto il naso gli ultimi doni dell'orto senza approfittarne. Il mio primo pensiero va a un grande classico: i pomodori ripieni! Perchè poi, diciamocelo, i grandi classici nella loro semplicità sono i piatti migliori. O per lo meno quelli che io preferisco. Profumati e saporiti. Senza troppe salsine, senza troppi fronzoli. Da mangiare caldi, tiepidi, persino freddi e perchè no ...vista mare!
ps A dirla tutta i pomodori ripieni mi ricodano anche un'estate a Castiglioncello da Serena: non so se anche lei li faccia così (e anzi le chiederò la sua ricetta, che sarà come tutte le altre infallibile!!!), ma ancora oggi li ricordo come.."la cosa più buona del mondo"!!!



Ingredienti per 4 persone

4 pomodori grandi
5 cuccchiai di riso
4 foglie di mentuccia
1 spicchio di aglio
abbondante basilico e altri profumi (rosmarino fresco, maggiorana...)
3 cucchiai di olio
sale
pepe

Tagliate la calotta ai pomodori e con un cucchiaino svuotateli di una parte della polpa e tenetela da parte. Salateli internamente. In una ciotola mescolate il riso il basilico e gli eventuali altri odori, l'aglio tritato, sale e pepe e amalgamate il tutto ocn un filo di olio e la polpa di pomodoro passata al passaverdura.Riempite con il composto i pomodori che avrete fatto "sgocciolare" a testa in giù così da perdere quanta più acqua possibile su carta assorbente da cucinare. Mettete una foglia di mentuccia su ogniuno e richiudeteli con la calotta tilta. Spennellate con olio una teglia, disponetevi i pomodori e insaporiteli con un filo di olio extra vergine di oliva. Cuocete in forno caldo a 180° per circa 45-50 minuti. ritirateli e lasciateli riposare per almeno 5 minuti . TRasferiteli su un piatto di portata e serviteli. Sono buoni sia caldi, cia tiepidi che freddi. Anche il giorno dopo!

Giò