Questa è una ricetta importante.
Una di quelle ricette che non lasciano solo sapori e profumi, una di quelle ricette che per sempre ricordano persone, gesti e momenti.
Se penso alle mie estati al mare in Sardegna, non posso fare a meno di sorridere ricordando i nostri vicini di casa, la famiglia Polidori.
Franco e Gianna erano amici dei miei genitori, quindi Gianna subiva le mie incursioni pomeridiane intrattenendomi con le sue preparazioni in cucina, mentre Franco tentava di riposare sulla stupenda amaca che avevano in terrazza.
Francesca e Giulio erano molto più grandi me, ma nonostante questo Giulio mi divertiva parecchio col suo fare da "fratellone" quando mi chiamava "Marocco" per la mia pelle che diventava color carbone!
Erano bei momenti, ero piccola e tutto era una scoperta.
La farinata di Franco la ricordo come se l'avessi mangiata oggi a pranzo, e Gianna mi aveva fatto scoprire il mortaio, attrezzo a me sconosciuto che ora non manca sulle mensole della mia cucina.
Mi diceva "Cocchina vieni in cucina", e mentre preparava il polpettone di fagiolini e fumava mille sigarette chicchieravamo del più e del meno, e mi sentivo grande...
Non ho fatto tempo a chiederle la ricetta precisa del suo polpettone. Non ricordo se passasse i fagiolini o se li lasciasse a pezzetti, no so se mettesse la ricotta oppure solo parmigiano, ma so che mi piaceva da matti.
I ricordi non sono nitidi, sono passati tanti anni, ma sono quei ricordi fatti di profumi, sapori, sensazioni e atmosfere.
Quel che resta ben chiaro è la serenità, l'affetto e la dolcezza di questo piatto.
Soul kitchen, la cucina dell'anima.
Non si tratta di cucinare e basta, si tratta di cucinare per qualcuno, si tratta di condividere esperienze e momenti, si tratta di ricordare attraverso il cibo le persone della nostra vita.
E io così ricordo Gianna.
Ingredienti:
500 g di fagiolini puliti
700 g di patate
120 g di parmigiano grattugiato
2 uova
maggiorana
pangrattato
olio
sale e pepe nero
Lessate le patate con la buccia.
In un'altra pentola sbollentate i fagiolini per 10 minuti in acqua bollente e salata.
Schiacciate le patate con il passaverdura e tritate grossolanamente i fagiolini.
In un'ampia ciotola sbattete le uova con il parmigiano.
Unite patate e fagiolini e aggiungete abbondante maggiorana fresca.
Condite con olio, sale e pepe nero.
Ungete di olio una pirofila e spolveratela con il pangrattato.
Versate il composto nella pirofila e livellate la superficie.
Con i rebbi della forchetta disegnate delle linee sulla superficie da parte a parte. Spolverate la superficie con altro pangrattato e infornate a forno caldo a 200°C per 30 minuti.
Dovrà risultare dorato in superficie.
Lasciatelo raffreddare e servitelo a temperatura ambiente, è ideale nelle calde giornate!
Una di quelle ricette che non lasciano solo sapori e profumi, una di quelle ricette che per sempre ricordano persone, gesti e momenti.
Se penso alle mie estati al mare in Sardegna, non posso fare a meno di sorridere ricordando i nostri vicini di casa, la famiglia Polidori.
Franco e Gianna erano amici dei miei genitori, quindi Gianna subiva le mie incursioni pomeridiane intrattenendomi con le sue preparazioni in cucina, mentre Franco tentava di riposare sulla stupenda amaca che avevano in terrazza.
Francesca e Giulio erano molto più grandi me, ma nonostante questo Giulio mi divertiva parecchio col suo fare da "fratellone" quando mi chiamava "Marocco" per la mia pelle che diventava color carbone!
Erano bei momenti, ero piccola e tutto era una scoperta.
La farinata di Franco la ricordo come se l'avessi mangiata oggi a pranzo, e Gianna mi aveva fatto scoprire il mortaio, attrezzo a me sconosciuto che ora non manca sulle mensole della mia cucina.
Mi diceva "Cocchina vieni in cucina", e mentre preparava il polpettone di fagiolini e fumava mille sigarette chicchieravamo del più e del meno, e mi sentivo grande...
Non ho fatto tempo a chiederle la ricetta precisa del suo polpettone. Non ricordo se passasse i fagiolini o se li lasciasse a pezzetti, no so se mettesse la ricotta oppure solo parmigiano, ma so che mi piaceva da matti.
I ricordi non sono nitidi, sono passati tanti anni, ma sono quei ricordi fatti di profumi, sapori, sensazioni e atmosfere.
Quel che resta ben chiaro è la serenità, l'affetto e la dolcezza di questo piatto.
Soul kitchen, la cucina dell'anima.
Non si tratta di cucinare e basta, si tratta di cucinare per qualcuno, si tratta di condividere esperienze e momenti, si tratta di ricordare attraverso il cibo le persone della nostra vita.
E io così ricordo Gianna.
Ingredienti:
500 g di fagiolini puliti
700 g di patate
120 g di parmigiano grattugiato
2 uova
maggiorana
pangrattato
olio
sale e pepe nero
Lessate le patate con la buccia.
In un'altra pentola sbollentate i fagiolini per 10 minuti in acqua bollente e salata.
Schiacciate le patate con il passaverdura e tritate grossolanamente i fagiolini.
In un'ampia ciotola sbattete le uova con il parmigiano.
Unite patate e fagiolini e aggiungete abbondante maggiorana fresca.
Condite con olio, sale e pepe nero.
Ungete di olio una pirofila e spolveratela con il pangrattato.
Versate il composto nella pirofila e livellate la superficie.
Con i rebbi della forchetta disegnate delle linee sulla superficie da parte a parte. Spolverate la superficie con altro pangrattato e infornate a forno caldo a 200°C per 30 minuti.
Dovrà risultare dorato in superficie.
Lasciatelo raffreddare e servitelo a temperatura ambiente, è ideale nelle calde giornate!
Anna
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