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sabato 31 dicembre 2016

Semifreddo alle mandorle

Mi rendo conto che ultimamente sto sperimentando tutte le varianti di gelati, semifreddi, mousse, gelati "magici" con 1, 2 3 ingredienti al massimo. Alla ricerca della "texture" perfetta e del dolce un po' diverso dalla classica crostata, che - non fraintendetemi - fa sempre il suo gran bel dovere e a me piace sempre tantissimo! Non chiedetemi perchè ma i dolci "minimo sforzo e massima resa" in periodi strapieni come questi li trovo un atout da giocarsi più spesso di quanto in realtà poi si faccia. E poi l'idea di chiudere il pasto con qualcosa di fresco e che "pulisce" mi piace.... e mi piace sempre di più!
Questo è uno dei tanti smifreddi che sto sperimentando: i miei preferiti per ora rimangono quello alla mente croccante e cioccolato della mitica Clemi e quello ai marroni con coulisse di cachi. 
Prima o poi li faremo insieme. Giuro!
Intanto provate questo con le mandorle che ben si addice al periodo natalizio e magari è proprio quello che cercavi per la cena dell'ultimo dell'anno, che io detesto, ma s'adda fa!



Ingredienti per 12 persone

200g di mandorle con pelle
500ml di panna fresca da montare
200g di zucchero semolato + 1 cucchiaio
3 uova
rhum se piace e se non ci sono bambini
cioccolato per guarnire


Tostate le mandorle con la pelle in unpadellino antiaderente con un cucchiaio di zucchero. Spegnete e lasciate raffreddare prima di tritare le mandorle piuttosto fini ma senza ridurle in farina.
Nel frattempo separate gli albumi dai tuorli. Montate a neve ferma (sembra quasi una meringa) gli albumi con 50g di zucchero e fate lo stesso con i tuorli, finchè non avrete un composto spumoso e gonfio. Montate la panna con il resto dello zucchero. Quindi aggiungete prima i tuorli, poi gli albumi e infine le mandorle tritate. Se vi piace aggiungete un pohino di rhum o altro liquore e delle gocce di cioccolato. 
Mescolate delicatamente il composto facendo attenzione a non smontare la panna e gli albumi. Ricoprite uno stampo adatto per il freezer con della pellicola e mettetevi il semifreddo. Chiudete con altra pellicola e mettetelo in freezer per almeno 4/5 ore. Tiratelo fuori dal freezer una mezzoretta prima di servirlo. Per sformarlo basterà capovolgerlo e tirare la pellicola. Guarnite il vostro semifreddo con qualche meringa sbriciolata, o qualche mandorla caramellata, e abbondante cioccolato. 
Facile, ma di grand'effetto e sicuro successo (fa rima, ma è pessima!!!)


Giò


mercoledì 28 dicembre 2016

Grissini di sfoglia ai pomodori secchi e pistacchi

Natale è passato, ma c'è ancora lo "scoglio" di capodanno da passare. Da chi si cena? Se quest'anno la monetina è capitata a voi, non temete, troverete qui sul blog diverse idee arine e soprattutto facili e veloci da realizzare, ma di sicura riuscita e perchè no grande effetto scenico. Perchè ci vuole anche quello. 
Anche questa è una ricetta frutto della grande serata "cooking party" tutta al femminile e di questi, con questo ripieno ed altri, ce ne siamo davvero fatti fuori un numero considerevole! Niente di originale..sul web trovate questa versione e mille altre....però non ci sono limiti di fantasia nella scelta del "ripieno", dal dolce al salato, quindi bandierina verde per questo antipstino davvero versatile. Il connubio pomodoro secco e pistacchio è davvero sfizioso: grazie all'amica chiarapassion per avermelo fatto provare!
Preparateli anche con largo anticipo, "conservateli" in frigorifero e cuoceteli la sera stessa così da essere certi che rimangano friabili e fragranti come devono.
Mangiatli da soli, accompagnateli con dei salumi, con del formaggio, con un po' di tzatziki, guacamole e via dicendo..insomma hanno davvero mille utilizzi! Esono super facili da fare..basta solo un po' do fantasia per la scelta del ripieno: non ci sono limiti. Ottimi anche dolci, con della crema alla nocciola e un po' di zucchero all'esterno!




Ingredienti per 6 persone

1 rotolo pasta sfoglia, possibilmente rettangolare
 pistacchi sgusciati e tritati grossolanamente
pomodori secchi sottolio

Tritate grossolanamente i pistacchi, metteteli su un foglio di carta forno e srotolatevi la pasta sfoglia sopra. Premete con il mattarello per far aderire i pistacchi alla sfoglia. Sminuzzate con un coltello o con la mezzaluna i pomodori secchi e riempite solo metà della soglia. Richiudete la sfoglia su se stessa in modo che la parte senza ripieno vada a ricoprire quella farcita. Ritagliate la sfoglia a strisce di circa 2 centimetri con tagli netti e decisi. Arrotolate ciascuna striscia su se stessa così da dare la forma desiderata. Anche qui potete spaziare ocn la vostra fantasia e ricavarne le forme che più vi piacciono: cerchi, cuori, stelle, spirali..... Mentre il forno arriva a temperatura -190°-  fate riposare i grissini nel frigorifero: lo sbalzo termico frogorifero-forno aiuterà a rendere i vostri grissini ancora più friabili.
Infornateli nel forno caldo per circa 10%15 minuti, finchè non saranno dorati. Serviteli freddi. 








Giò 



lunedì 19 dicembre 2016

Zuppa di topinambur e pesto di spinaci e nocciole

Sabato 17 Dicembre: "Arianna's Cooking party"  
Una serata tra amiche super divertente e un modo originale e diverso di festeggiare gli anni...che passano inesorabilmente, ma sceme si rimane!!!
Abbiamo lavorato tutti di gran lena, pesato, sbucciato, improvvisato, fatto proporzioni per capire il peso corretto degli ingredienti, moltiplicato, diviso, reinterpretato e via dicendo e devo dire che sedute a tavola eravamo proprio contente e fiere del nostro lavoro e ci siamo godute la cena con soddisfazione. Meno male anche perché le bollicine iniziavano a farsi sentire e “vedere”...
Alcune di noi useranno il menù o parte di esso per il pranzo di Natale, qualcuno lo userà per il prossimo appuntamento scovato su Tinder, per qualcuno sarà la “schiscetta” di oggi... insomma ci è piaciuto e ci fa piacere condividerlo!
Perfetto, dicevamo, per la sera della Vigilia dove la carne è bandita, ma anche per una di queste sere nebbiose e gelate di milano.
Non lasciatevi intimorire dalla lista degli ingredienti: sono tanti e potreste pensare che la ricetta è laboriosa….niente di più falso … e la maggior parte già presenti nella vostra dispensa!


Ingredienti per 10/12 persone:

2 cucchiai di olio evo
4 scalogni
2 porri
2 spicchi di aglio schiacciati
2,5kg di topinambur pelati e tagliati a fette di 2 mm circa
Vino bianco secco
1lt latte intero
1,5 brodo vegetale
Erba cipollina tritata finemente
Sale e pepe

Per il pesto di spinaci:
100g di nocciole pelate
2 cucchiai di olio di nocciola
4 cucchiai di olio evo
80g di spinacini
20g di dragoncello
la scorza di 2 limoni grattugiati
1 spicchio di aglio
1-2 peperoncini
2 cucchiai di aceto di vino bianco


Preriscaldate il forno a 160° e tostate le nocciole per circa 15 minuti. Fatele raffreddare e tritatele grossolanamente. 

Preparate il pesto: prendete metà delle nocciole e mettetele nel mixer insieme agli altri ingredienti e un pizzico di sale. Aggiungete un po’ di acqua e frullate finché il composto non sarà uniforme e fluido. Regolate di sale.
In una larga pentola soffriggete in un po’ di olio e burro lo scalogno tritato e fateli rosolare per circa 3 minuti. Unite i porri, l’aglio, sale e pepe: fate cuocere a fuoco dolce 8non deve prendere colore). Aggiungete i topinambur e fate cuocere per circa 15 minuti, finché non saranno morbidi ed inizieranno a caramellarsi.. Sfumate con il vino, fate sobbollire e lasciate cuocere per qualche minuto, finché il composto non si sarà ridotto. Aggiungete quindi latte e brodo e portate a bollore.. Eliminare con una schiumarola le “impurità” in superficie, abbassate la fiamma e lasciate cuocere, per circa 50 minuti/1 ora, mescolando di tanto in tanto. Spegnete il fuoco e frullate con il frullatore ad immersione: dovete ottenere una crema fluida. Aggiungete un po’ di brodo se necessario.

Servire la crema calda con un po’ di pesto di spinaci, le nocciole tritate tenute da parte e qualche filo di erba cipollina. Un giro di olio e una macinata di pepe nero fresco.

Giò


martedì 13 dicembre 2016

Sablè cioccolato e sale di Ernst Knam

E' veramente tanto tempo che non scrivo e non condivido con voi non solo ricette, ma le mie avventure/disavvenure che accompagnano ogni piatto. Non pensate che sia stata con le mani in mano, anzi, è un periodo che ho veramente tanta voglia di provare, sperimentare, spargere farina in ogni dove, cucinare-invitareamici-mangiare e via dicendo. E' solo che, sarà il periodo, saranno altri mille pensieri e le corse a destra e manca quotidiane il tempo è passato e io ....non ho postato! Ecco, fa anche rima.
Per scusarmi vi prenderò non solo per la gola, ma vi darò un'idea per dei pensieri handmade: i sablè al cioccolato e fleur del sel di Ernst Knam!
 Io trovo questi biscotti strepitosi, uno tira l'altro. E poi, il Maestro con il cioccolato è una sicurezza in partenza, quindi non temete e provateli subito!
Buon Santa Lucia, mi auguro che l'asinello vi abbia portato tanti sorrisi:)



Ingredienti per una ventina di biscotti:

50g burro demi-sel
40g zucchero di canna
20g di zucchero semolato
1 stecca di vaniglia
50g di cioccolato fondente
10g di cacao in polvere
2g di bicarbonato
70g di farina
1 cucchiaino di fleur de sel

Tenete il burro fuori dal frigorifero per almeno un paio di ore, così che diventi mordibo e lavorabile. Quindi montatelo con lo zucchero di canna, lo zucchero semolato e i semini della stecca di vaniglia.
Nel frattempo grattugiate il cioccolato fondente: a me piace sentire il cioccolato sotto i denti, quindi lo taglio grossolanamente (tipo schegge) con un coltello dalla lama affilata. Unite il cacao, la farina, il cioccolato, il sale e il bicarbonato al composto di burro e zucchero e lavorate velocemente.
Formate due cilindri, passateli (come se li voleste infarinare) nello zucchero di canna e metteteli in frigorifero per almeno un paio di ore. Se avete fretta potete metterli in freezer: l'importante è che siano abbastanza freddi da tagliarli, senza che si sbriciolino. Tagliateli quindi, con un colpo netto e con un coletello dalla lama affilata, a fette dello spessore di circa mezzo cm.
Fateli cuocere (mi raccomando ben distanziati tra di loro) in forno caldo 160° per circa 10/12 minuti. Date un occhio man mano che i minuti passano: si bruciano in men che non si dica! (e il colore non aiuta!)
Sfornateli e lasciateli raffreddare prima di toglierli: non preoccupatevi se vi sembrano morbidi; raffreddandosi si induriranno. Se vi piace, ma provatene prima uno per sicurezza, cospargete poco fleur del sel pirma di servire.

Giò

martedì 8 novembre 2016

Zucca al forno

La zucca continua ad essere la regina delle tavole. A me proprio piace davvero in tutte le salse e varianti possibili. Questa è una ricetta super semplice, veloce, ma altrettanto gustosa. Se volete, a chi piace, potete lasciare la buccia: basterà tagliare le fette ancora più sottili, e il sapore sarà ancora più intenso!L'importante è che la zucca sia saporita :)



Ingredienti per 4 persone
mezza zucca mantovana (io continuo a preferirla a tutte le altre varietà)
timo
miele
olio extra vergine di oliva


Sbucciate la zucca, se (proprio volete..io consiglio per questa preparazione di lasciarla) e tagliatela a fettine non troppo spesse, circa 1 cm (anche meno se lasciate la buccia) e disponetele su una teglia da forno ricoperta con carta forno. Condite con sale, pepe, qualche fogliolina di timo, un filo di olio extra verfine di oliva e poco miele. Mettete la teglia nel forno caldo ventilato, circa 180°. Cuocete finchè non vedrete che i bordi inizieranno a scurirsi e a carammelare (grazie al miele). Potete controlalre la cottura con una forchetta: la zucca deve essere morbida. Se volete invece un effeto super croccante, tipo chips, usate la funzione del forno ventilata e tagliate le fettine più sottili che potete, magari aiutandovi con una mandolina. 
Toglietela dal forno e servitela come contorno. Ottima anche con dei formaggi di capra erborinati.
Semplice e veloce, ma di effetto:)

Giò


giovedì 3 novembre 2016

Tagliata con funghi porcini

A me in fondo l'autunno piace! Mi piacciono i colori -il giallo il rosso, l'arancione e le mille sfumature - mi piacciono le castagne, la zucca, i funghi, il tartufo e tutti i piatti che ne derivano.
Mi piace un po' meno il cambio dell'ora: uscire dall'ufficio e trovarsi immersi già nel buio più buio un po' mi rattrista. Però mi fa venire voglia di toranre a casa di fretta, abbracciare i miei bimbi, rotolarmi con loro per terra, fare i salti sul divano e fare le costruzioni con i lego.
Fuori fa freddo, è buio e come non succedeva da anni sembra essere tornata la nebbia: domani sarà un bel giorno, ma per ora consoliamoci con una bella tagliata con rucola e funghi porcini!
Diciamo subito che la maga della carne per me è Alessandra. Come lei, nessuno mai. Quindi cercherò di utilizzare tutti i suoi "trucchetti" che ogni volta cerco di imprimermeli nella memoria, ma che inesorabilmente le richiedo via wup ogni santa volta. E comunque non chiedetemi perchè...a lei viene più buona!





Ingredienti per 4 persone

Una fetta di manzo adatta per tagliata: entrecote, costata, controfiletto, ma anche fiorentina se proprio volete esagerare...., circa 800gr, 1 kg se con osso
sale grosso
pepe
funghi porcini
rucola
olio extr vergine di oliva

Per prima cosa tirate fuori la carne che deve rigorosamente essere a temperatura ambiente. Nel frattempo pulite i funghi: tagliate con un coltellino la parte terrosa sul fondo del gambo, poi strofinateli delicatamente con uno strofinaccio umido o con l'apposito pennellino. L'importante è non bagnare i funghi, altrimenti si rovinano. Tagliateli a fettine sottili.
Scaldate una padella di ghisa: quando sarà molto calda metteteci sopra la carne che avrete salato con il sale grosso. Lasciatela cuocere 5 minuti da un lato,4 dall'altro e di nuovo 1 minuto dal pirmo lato. Se la fetta di coarne fosse più sottile, basteranno 3 minuti per lato. La tagliata deve avere una crosticina esterna ed essere morbida, ma calda, e rossa all'interno. Toglietela dalla padella e lasciatela riposare un paio di minuti avvolta nella carta stagnola. Tagliatela  dello spessore di circa 1 cm con un coltello affilato così da ottenere tagli obliqui e non perpendicolari. Mettetela quindi su un piatto di portata, ricoprite con un po' di rucola condita con olio pepe e sale e infine aggiungere i funghi porcini.
Mi è venuta fame!

Giò

venerdì 14 ottobre 2016

Gnocchi di zucca. Ma zucca zucca.

E' arrivato l'autunno. Tutto d'un botto, che sembra quasi inverno. Tranne che per i colori. Oggi, uscita dalla palestra, nei 10 fortunati minuti di "pausa pioggia", ho avuto una strana sensazione. Era tutto giallo: il cielo, le foglie sugli alberi e quelle per terra. La natura è davvero incredibile!
Un altro chiaro segnale dell'arrivo dell'autunno è la comparsa sui banchi dei mercati della zucca, prelibatezza in toria invernale, ma che da metà ottobre, complice la festa di Halloween, troneggia diventando la "regina delle tavole autunnali"!
Ci sono diverse varietà di zucca: gialle rosse, verdi, piccole, grandi..giganti, dolci, "pastose", piatte, bitorzolute, lunghe corte...
Io amo quelle mantovane: buccia forte e dura, verde e un po' bitorzoluta.
L'altro giorno ne avevo giusto comprata una al mercato: l'ho subito diligentemente messa in forno avvolta nella carta argentata e poi la pigrizia ha preso il sopravvento. Senza nemmeno aprirla l'ho riposta in frigorifero, pensando "poi domani si vedrà". E così passa un giorno, poi due, poi tre, e ieri sera, prima che fosse troppo tardi, mi sono decisa a riprenderla in mano. Non avevo nulla per cena, era ormai tardi per tirare qualcosa fuori dal freezer e quindi mi butto su degli gnocchi. Argh, però non ho nemmemo patate (le ho fatte tutte fuori facendo gran purè per il piccolo in preda a un attacco di stomatite e l'unica cosa che riusciva a malapena a mangiare era purè freddo!). Inizio un po a cercare su internet, metto insieme qualche spunto e decido. Si dice giovedì gnocchi, e gnocchi siano. ma Solo di zucca. Troveremo il modo di farli stare insieme senza dover mettere 2 kg di farina. Grazie a Simona per le notevoli dritte!



Ingredienti per 2 persone

500g di zucca cotta
40/50g di farina
1 cucchiaio di uovo sbattuto
noce moscata
un pizzico di cannella
una manciata di parmigiano (facoltativa)
burro (preferibilmente chiarificato), salvia e parmigiano per il condimento

Avvolgete la zucca nella carta argentata e cuocetela in forno ventilato a 180° per una buona mezzoretta. Deve essere molto morbida e la buccia deve staccarsi da sola. Lasciatela raffreddare e prelevate la polpa con un cucchiaio. Se risulta molto bagnata, schiacciatela con uno schiacciapatate così da far fuoriuscire tutta l'acqua di vegetazione. Lasciatela riposare qualche istante, prima di passarla al setaccio. Conditela con un pizzico generoso di sale, una (mezza) manciata di parmigiano, una grattata di noce moscata e un pizzico di cannella (non esagerate con le spezie altrimenti rischiate che coprano il sapore della zucca, che invece deve essere dominante), 1 cucchiaio di uovo sbattuto e la farina. Amalgamate bene. Visto che non ci sono patate non avrete un impasto molto sodo e quindi non riuscirete a formare i classici filoncini da tagliare. Fate tante piccole palline, aiutandovi in caso con due cucchiaini, e rotolate ciascun gnocco nella farina. Preparate il condimento: rosolate abbondante salvia nel burro chiarificato (ha un punto di fumo più alto e rischiate meno che si bruci) e lasciate insaporire a fuoco spento fino al bisogno. Fate bollire gli gnocchi in abbondante acqua salata: saranno pronti quando verranno a galla. Scolateli con una schiumarola e metteteli u sun piatto di portata su cui verserete il burro fuso e la salvia. Una generosa spolverata di parmigiano, un po' di pepe. Lasciateli riposare qualche secondo e mescolateli con delicatezza.
Wow! Più zucca di così, si muore!
Giò

venerdì 30 settembre 2016

Crostata di fichi e ricotta

E' passato diverso tempo dall'ultimo post, ma non siamo stati con le mani in mano..tutt'altro!
La ricetta di oggi è molto semplice e veloce da fare. Adoro i fichi e quando li vedo nei banchetti del mercato (come i funghi e la zucca, ma anche carciofi e puntarelle!) non riesco a resistere. E' l'incontro di varie ricette viste su internet, su qualche bolg italiano, ma anche francese e qualche aggiustamente ripreso dai miei soliti ritagli di giornali e riviste.
La ripresa è sempre tosta, ma ce l'abbiamo fatta. Soprattutto l'abbiamo resa più dolce con questo succulentissima torta express.
Preparatela nel week end, poi fatemi sapere se vi è piaciuta!






Ingredienti per uno stampo quadrato 20X20 (possibilmente con fondo removibile)

350g di biscotti tipo Digestive al cacao
150g di burro
una dozzina almeno di fichi
150g di ricotta di pecora
80g di zucchero
1/2 stecca di vaniglia

Mettete la ricotta a scolare dal suo liquido in un colino o meglio ancora in una garza. Mischiatela quindi con lo zucchero e i semi di vaniglia. Lasciate riposare la crema in frigorifero.
Nel frattempo sciogliete il burro e unitelo ai biscotti precedentemente sbriciolati con l'aiuto di un mixer. Foderate lo stampo con i biscotti e mettetelo in frigorifero per almeno un paio di ore, finchè non si sarà ben indurito (potete preparare la base anche il giorno prima)
Pulite i fichi e tagliateli a spicchi. Metteteli su una placca da forno con un po' di miele e qualche ago di rosmarino. Fateli carammellare per quanche minuto sotto al grill.
Sformate la base, copritela con la crema di ricotta e infine con i fighi.
Buona, peccato che i fichi sitamo per finire!

Giò



lunedì 1 agosto 2016

Buone vacanze!

Il caldo di questi giorni ci ha portato al mare. Per alcuni ancora tempo di week end rubati e km e km di macchina per fare avanti e indietro tra ufficio, nonni e bimbi da "organizzare". Però, ormai manca poco e anche noi ci prendiamo un momento di pausa. E proviamo a staccarci per qualche giorno dai nostri amati fornelli. Chissà se ce la faremo...
Intanto..BUONE VACANZE !


giovedì 28 luglio 2016

Peperoncini piccanti ripieni

Un altro regalo dell'orto per noi amanti dei peperoncini piccanti. Facili da preparare, anche se sono richieste giorni di riposo prima di poterli assaporare. Ottimi come aperitivo, accompagnati da una fetta di pane toscano e un bel bicchiere di vino.





Ingredienti
500g di peperoncini piccanti
250g di tonno sgocciolato
1 manciata di capperi
qualche filetto di acciuga
aceto bianco qb
olio di oliva
barattoli sterilizzati

Con i guanti di lattice, lavate. asciugate bene ed eliminate i semi dai peperoncini con l'aiuto di un coltellino. Immergeteli in acqua e aceto bianco ( 1:2 ) per qualche ora in un luogo asciutto.
Nel frattempo preparate il ripieno frullando il tonno, i capperi, e le acciughe, fino ad ottenere una crema. Prendete i peperoncini, che avete tenuto a testa in giù per una mezzoretta, asciugateli bene e riempiteli con il ripieno preparato. Metteteli in barattoli precedentemente sterilizzati e ricopriteli di olio. Conservateli in luogo asciutto per almeno una ventina di giorni prima di consumarli. Una volta aperti vanno consevati in frigorifero.

Giò

mercoledì 6 luglio 2016

Parmigiana di melanzane light per la prova costume

Tempo di sole, spiaggia, mare e bikini....però anche di pomodoro, mozzarella e melanzane! E così la nostra cara e buona parmigiana di melanzane si trasforma in un nano secondo nella versione light da mangiare senza troppi sensi di colpa e lacrime di coccodrillo. Va bene, si sa, il fritto è il fritto, e non possiamo arrampicarci su nessuno specchio per oltreggiarlo, quindi gli amanti della parmigiana di melanzane classica si arrabbieranno e troveranno mille e più obiezioni, ma io difendo questa versione light! Rimane comunque saporita e non asciutta e soprattutto ci saranno meno lacrime di coccodrillo dopo pranzo!



Ingredienti per una teglia da 4/6 persone

3 melanzane, non troppo grosse, preferibilmente un po' allungate
pelati o ancora meglio passata di pomodoro fatta in casa
basilico, tanto
uno spicchio di aglio
fior di latte e/o provola affumicata
olio extra vergine di oliva
parmigiano

La versione tradizionale vorrebbe le melanzane fritte, ma qui parliamo di versione "light".... quindi lavate e tagliate a fette non troppo sottili le melanzane. Disponetele su una teglia da forno ricoperta con carta forno e conditele con un filo di olio extra vergine e sale. Fate cuocere a forno statico già caldo (circa 180°) per circa 15 minuti, finchè non saranno cotte. ripetete la stess aoperazione finchè non le avrete cotte tutte.
Nel frattempo preparate la salsa di pomodoro: rosolate uno spicchio di aglio in un paio di cucchiai di olio etra vergine di oliva; quando sarà biondo versateci i pelati o la passata di pomodoro /atetnzione agli schizzi!). Regolate di sale, un pizzico di zucchero se necessario (serve per togliere l'acidità del pomodoro), e aggiungete abbondante baslico. Lasciate sobbollire per una decina di minuti, finchè il pomodoro non si sarà ristretto. Tagliate il fior di latte lasciato sgocciolare del suo liquido (o la mozzarella, se del giorno prima tanto meglio) e/o la provola affumicata. A me piace perchè è molto saporita! Prendete una teglia da forno e iniziate a fare gli strati. Un po' di pomodoro alla base (per non ungerla..siamo sempre in tema "parmigiana light"!!), uno strato di melanzane, pomodoro, fiordilatte/mozzarella/provola, un po' di parmigiano e basilico. Continuate così fino alla fine di tutti gli ingredienti. L'ultimo strato non avrà mozzarella, ma solo pomodoro, una spolverata di parmigiano e basilico. Fate cuocere in forno caldo non ventilato per 15/20 minuti.
Lasciate intiepidire prima di servire.

Giò

lunedì 13 giugno 2016

La cottura perfetta per la carne? Usa la tua mano!

L'altra sera al mare ci stavamo accingendo a cuocere due belle fette di carne per una tagliata profumata alle erbe che si poi rivelata essere da urlo.
Da lì siamo in un attimo finiti a parlare del metodo di cottura, quanti minuti per lato, marinata si o no, sale nella marinata o solo a fine cottura?, fleur de sal o sale dell'himalaya... e last but not least, anzi forse uno degli aspetti più importanti,  come capire quando la carne raggiunge il grado di cottura desiderato.
Un amico dei miei non chef di professione, ma per chef per diletto e non per questo meno bravo di molti cuochi stellati- anzi- sosteneva che la cottura perfetta era quando tastandola con le dita la consistenza è simile alla "consistenza di una coscia femminile...con la cellulite"!!! Aiuto! Fatto sta che lui, ca va sans dire, non ne ha mai sbagliata una e anzi ha sempre esaudito alla lettera il desiderio di chi la voleva al sangue, chi molto cotta, chi "medium rare", come direbbero gli americani.
E proprio in mezzo a questa "diatriba", mi sono ricordata che recentemente avevo trovato sul web uno schemino interessate su un metodo decisamente pratico e per certi versi con qualche similitudine con quanto sosteneva l'amico "chef per diletto", (ma anche di più che solo per diletto) per capire quando la nostra carne raggiunge il grado di cottura desiderato! Bando ai termometri e ai gradi e via libera alla mano! Un termometro naturale a ..portata di mano!
Provatelo anche voi e ditemi cosa ne pensate!








  A me piace decisamente al sangue!
Quale di queste sarà la cottura "coscia di donna con cellulite"? :) :) :)

Ps: chiedo scusa ai diretti interessati, ma non ricordo la fonte di quaesta immagine..ingenuamente l'ho salvata sul desktop, ma non ho tracciato la fonte!



Giò

mercoledì 8 giugno 2016

Curry di cavolfiore e patate dolce

Se non ricordo male ho visto questa ricetta in una puntata di "Jamie in 15 minuti" o almeno l'impronta mi sembra la sua. Dico "mi sembra" perchè ovviamente ho trovato la ricetta, a mo' di scarabocchio, sul retro di una busta vecchia della banca, mentre ovviamente cercavo tutt'altro. Gli ingredienti li avevo tutti, il clima tropicale con temporali umidi e sprazzi di sole, ma soprattutto la gioia e l'emozione di entrare nel nuovo Kathay non mi ci hanno fatto pensare due volte! L'ho mangiato con del riso basmati, e devo dire che il giorno dopo, a temperatura ambiente, era ancora più buono! Un curry veg di tutto rispetto e che si prepara, ha ragione Jamie, in soli....15 minuti!



Ingredienti per 4/6 persone

un cavolfiore
un paio di patate dolci
un bicchiere di latte di cocco per cucina
un cucchiaio di pasta di curry (io ho usato il curry giallo)
una manciata di foglie di curry
olio extra vergine di oliva

Lavate il cavolfiore e dividetelo in cimette. Pelate le patate dolci e tagliatele, anche grossolanamente.
Mettete una grande padella sul fuoco con un filo di olio e le foglie di curry. Aggiungete le cimette di cavolfiore e fate rosolare, quindi le patate. Lasciate insaporire per qualche minuto, poi aggiungete la pasta di curry e il latte di cocco. Lasciate cuocere per circa 15 minuti e..il gioco è fatto! Le verdure devono rimanere un po' croccanti, non si devono disfare, Se il cavolfiore è fresco potete aggiungere pochi minuti prima di spegnere il fuoco anche le foglie del cavolo tagliate grossolanamente. Se vi sembra che si stia asciugando troppo, aggiungete un po' di acqua calda: deve venire "sughettosamente cremoso"!

Giò



lunedì 30 maggio 2016

Torta al latte caldo

Siamo alle porte di giugno eppure sono due giorni che non smette di piovere. Dalle temperature di piena estate siamo ripiombati nell'umido autunnale. E allora sfruttiamo, ancora per poco, il forno e prepariamoci una bella torta per la colazione della settimana. La torta al latte caldo, popolarissima sul web, è semplicissima da fare, pochi ingredienti, ma davvero ottima. Perfetta per la prima colazione, ma anche per la merenda. Noi la mangiamo così com'è, morbida e alta come quelle delle riviste, ma si potrebbe anche farcire con della buona crema, della marmellata e se davvero si vuole esagerare con della crema di nocciole...E dire che non volevo nemmeno provarla per via del latte, che non amo. Ora è diventata un must delle prime colazioni di T&t e da quando ci siamo regalati la pllnetaria farla è ancora più semplice ...ed è sempre più "alta" e morbida!!! La prossima volta aggiungerò anche cil cacao, vediamo se sarà strepitosa anche in versione black!




Ingredienti per uno stampo rotondo, diametro 22-24

220g farina
180g zucchero
150ml di latte
4 uova intere
80g burro non salato
mezza bustina di lievito per dolci vanigliato
un pizzico di sale

Mettete sul fuoco un pentolino con il latte, il burro e se l'avete i semini raschiati da una stecca di vaniglia. Non buttate ciò che resta: mettetela nel vasetto dello zucchero e avrete del buonissimo e profumatissimo zucchero vanigliato per la prossima torta! Fate scaldare a fuoco basso. Montate le uova intere con lo zucchero, che aggiungerete poco per volta, per almeno 10 minuti: dovrete avere un composto gonfio, chiaro e spumoso. Più incorporerete aria più la torta sarà alta, soffice e morbida!
Aggiugnete delicatamente la farina e il lievito setacciati facendo attenzione a non smontare il composto. Prendete parte dell'impasto così preparato ed unite man mano il latte caldo, alla fine unite i due composti. Anche questa operazione serve per aiutarvi a non smontare il composto.
Cuocere a forno caldo 170° non ventilato per circa 35/40 minuti. spolverate con lo zucchero a velo quando la torta si sarà completamente raffreddata.



Giò

martedì 17 maggio 2016

Aglio orsino, questo sconosciuto. E pesto sia.

A maggio si trova l'aglio orsino. Ma cos'è l'aglio orsino?  E perchè si chiama orsino? E che me ne faccio di un mazzo di aglio orsino?
Partiamo dalle basi: è un'erba spontanea perenne, si raccoglie a maggio, si può usare sia fresco che cotto, si trova nei boschi ma c'è chi lo coltiva anche sul balcone di casa ed hai dei fiori bianchi davvero graziosi. La leggenda racconta, oltre agli innumerevoli benefici, che il nome derivi dal fatto che gli orsi ne siano ghiotti e che ne mangino grandi quantità una volta usciti dal letargo per depurarsi e rimettersi in forma dopo il lungo "pit-stop" invernale.
Non temete, non puzzerete di aglio anti-vampiro. Il gusto è decisamente più delicato e più digeribile dell'aglio fresco! Una picevole scoperta!



Ingredienti per 8 persone

un mazzo di aglio orsino
una manciata di pinoli
sale qb
parmigiano e pecorino sardo in quantità variabile e a gusto

Grattuggiate per prima cosa i due formaggi e teneteli da parte. Lavate con cura le foglie di aglio orsino e asciugatele bene. Mettetele in un mixer, che avrete possibilmente tenuto al freddo così che il calore delle lame in movimento non ossidi le foglie verdi, aggiungete i pinoli, i formaggi grattugiati e l'olio a filo fino ad ottenere una salsa morbida, come il classico pesto alla genovese. Azionate a satti il frullatore, sempre per "scongiurare" l'ossidazione.
Regolate di sale se necessario e conservate in barattoli ricoperti a filo con olio extra vergine dioliva.
Usatele per condire la pasta diluendolo con poca acqua di cottura della pasta.

Giò

domenica 8 maggio 2016

Red velvet cake. Un lab e una torta per la festa della mamma! @VanillaBakery, milano

Sono anni che voglio provare a fare la red velvet cake e poi non l'ho mai fatta. Non so cosa mi abbia fermato: le ricette "rubate" qua e là sempre diverse, il procedimento che sembra lungo e laborioso (ma in realtà non lo è), il colorante rosso (che non è rosso come quello che si vende negli USA perchè per noi quello è "illegale" " e allora "che gusto c'è"), il topping "così frosting" ...
Fino a quando un paio di settimane fa non ricevo l'invito a parteicpare a un lab promosso da Vanilla Bakery Milano in occasione della festa della mamma. E' il mio momento: non posso farmi sfuggire questa occasione.
E ho fatto molto bene: una location davvero carina, che ti porta per quelle due ore in un posto da sogno dove tutto sembra coccolarti, dove tutto è ovattato, dai sorrisi delle persone che ti acoclgono ai colori tenui delle pareti, un profumino di dolci, biscotti, ma anche di deliziosi streetfood salati americani che ti fanno venire l'acqiolina in bocca appena varchi la porta di ingresso, il sorriso smagliante di Cristina, la cortesia e la gioia di sbattere uova e zucchero di Artemisia, un sacco di nuovi amici blogger e non. Insomma una piacevolissima serata con le mani in pasta anticipata da un aperitivo a base di bollicine (rogorosamente rosè) e bagel con cream cheese, salmone e avocado (che era da sballo), jalapenos, mozzarella stick e cupcake da urlo.
Insomma se ancora non ci siete stati, andateci. E poi tornateci, come ho fatto io e tutte le persone a cui l'ho suggerito per una colazione, un brunch, una merenda con i bimbi o un aperitivo rubato per strada di ritorno dal parchetto.
Grazie Cristina, Grazie Vanilla Bakery!
E viva la mamma, perchè come la mamma non c'è nessuno :)







Ingredienti
Per la torta - stampo diametro 20cm:
250 gr di farina 00
150 gr di burro
250 gr di zucchero
2 uova
30 gr di cacao
1 tea spoon di estratto di vaniglia
3 tea spoon di colorante alimentare liquido rosso
1 tea spoon di bicarbonato
1 tea spoon di aceto bianco
240 gr di latticello
Per il latticello:
115 ml di latte
115 ml di yogurt
10 ml di succo di limone
Per il cream cheese frosting:
250 gr di philadelphia
150 gr di burro
300 gr di zucchero a velo
1 tea spoon di estratto di vaniglia
Per la bagna (facoltativa)
700ml di acqua
300g di zucchero
10gr stecca di cannella
5gr anice sellato
buccia di un limone
buccia di un arancio

1 stecca di vaniglia

Mettete tutti gli ingredienti della bagna in un pentolino sul fuoco e lasciare sobbollire per qualche minuto finchè lo zucchero non si sia completamente sciolto e tutti gli odori si sprigionino. Spegnete il fuoco, lasciate tutto in infusione e fatela raffreddare. Colate e filtrate prima di usarla.
Se non avete trovato il latticello (si trovi in alcuni supermercati bio e “naturali”), preparatelo semplicemente unendo i vari ingredienti, latte, yogurt e limone e mescolando energicamente er alcuni minuti fino ad ottenere un composto omogeneo. Per la torta: prendete il burro morbido e unitelo a metà dello zucchero mescolando per almeno 10 minuti fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso (se avete la planetaria potete utilizzarla, con il gancio frusta, riducendo così il tempo necessario.) Unite le uova a temperatura ambiente una alla volta, alternandole con la metà rimanente dello zucchero. Aggiungete il cacao e la farina, setacciati, poi il colorante e la vaniglia continuando a mescolare. Infine aggiungete un cucchiaino di bicarbonato, uno di aceto bianco e il latticello. Questa seconda operazione si può fare anche con la planetaria usando però il gancio a foglia.
Ungete e infarinare una teglia rotonda, del diametro di 20cm, abbastanza alta e versare il composto. Infornate per 40 minuti a 170°.


Mentre la torta è in forno preparate la crema al formaggio: mescolate il formaggio cremoso tipo Philadelphia con il burro, aggiungete lo zucchero a velo e un cucchiaino di estratto di vaniglia. Montate il tutto fino ad ottenere un composto spumoso, morbido e facile da spalmare.

Una volta che la base della torta è raffreddata "pungetela" con i rebbi di una forchetta (non siate timidi, spingete pure la forchetta in profondità) e bagnatela generosament con la bagna così che rimanga morbida e profumata. Tagliatela quindi in 2 o 3 dischi. Poggiate il primo disco su un piatto da portata e ricopritelo di cream cheese frosting, coprire con il secondo disco e spalmare la crema di nuovo. Coprire con il terzo disco e, a questo punto, rivestire tutta la Red Velvet Cake di crema. 
Decorate la torta, magari facendovi aiutare dai vostri bimbi così sarà ancora più divertente!


Giò



martedì 19 aprile 2016

Lasagnetta con asparagi e burrata

Una lasagna che sa tutta di primavera! Facile, veloce da preparare e fresca, complice l'utilizzo della burrata al posto della classica besciamella.
Provatela e vedrete che come me ve ne innamorerete!



Ingredienti per una teglia per 8/10 persone
2 confezioni di pasta per lasagne all’uovo (io preferisco usare le lasagne di semola )
2 burrate (o 3 se sono piccole)
3 mazzi di asparagi (anche surgelati)
parmigiano
sale e pepe

Frullate le burrate. Fate cuocere in acqua bollente salata gli asparagi puliti. Frullate i “gambi” e tenete da parte le cimette. Aggiustate di sale e pepe.Se usate la past all'uovo non c'è bisogno di sbollentarla, se usate lapasta di semola io la metto in ammollo in acqua calda finchè non si ammorbidisce; giusto il tempo di preparare il resto degli ingredienti.
Procedete facendo i soliti strati di pasta – crema di burrata – crema di asparagi – cimette di asparagi e parmigiano, e ancora pasta – crema di burrata – crema di asparagi – cimette di asparagi e parmigiano…fino alla fine. Cuocete in forno caldo finchè la superficie non sarà dorata e la pasta cotta.



Abbondate di crema di burrata e di asparagi, onde evitare che in cottura la pasta assorba tutto il liquido e risulti poi “asciutta”.

lunedì 11 aprile 2016

Gli gnudi. Un giro in toscana, andata e (non) ritorno.

Ecco una delle ricette della mia "padrina", napoletanissima, ma che sta spesso in Toscana dove ha una tenuta che dire da sogno è dire poco. Cliccate qui e iniziate a sognare: il bello è che le case della tenuta, di diversa dimensione e portata, si possono anche affittare, quindi potreste vivere anche voi un lungo week end, qualche giorno o una settimana da urlo in toascana e godervi il paesaggio, la piscina, i sapori e gli odori che si respirano appena si varca il cancello di ingresso. o sceglierla come location per celebrare un evento importante e che in quella cornice sarà anche indimenticabile!
L'ultima volta che sono stata lì era in un periodo della mia vita piuttosto difficile e stare lì mi ha ricaricato di una ncredibile energia positiva. Tra i vari ricordi..ci sono anche gli gnudi di Fe :)
Provateli in tutte le salse, come ho fatto io e poi ditemi qual'è la vostra preferita (la mia forse quella con fonduta di gorgonzola !!)


Ingredienti per 4 persone

Ricotta e spinaci in pari quantità (io ho fatto 500g di spinaci e altrettanti di ricotta)
parmigiano
50 gr burro morbido
1 uovo intero
farina qb
sale pepe e noce moscata




Cuocete gli spinaci: basta metterli in una pentola con pochissima acqua, un pizzico di sale e il coperchio. Scolarli molto bene anche schiacciandoli così da eliminare tutta l’acqua (gli spinaci rilasciano molta acqua in cottura, quindi mettetene davvero poca!), fateli a pezzetti molto piccoli, aggiungete la ricotta , l’uovo sbattuto, il parmigiano ed il burro. Aggiustate di sale, pepe e se piace una grattata di noce moscata. Aggiungete farina quanto basta per fare una pasta morbida ma non molle. 
Fate dei salsicciotti dai cui ricaverete gli gnudi (della dimensione che più preferite) e bolliteli in acqua salata per 3/4 minuti. Cuocetene pochi alla volta così da evitare che si “attacchino” tra di loro. Scolateli con una schiumarola, farli asciugare su 1 panno e poi metteteli in una teglia con del burro per farli gratinare nel forno.

Sii puoi gratinare anche con il sugo di pomodoro, con il tartufo, con il gorgonzola ....

Giò

martedì 29 marzo 2016

Coniglio al latte e timo

Il coniglio al latte e timo credo che sia il piatto che più mi ricorda Teresa. L'ho mangiato per la prima volta nelle Marche. Tommi l'ha ribattezzato subito "pollo con le spine"... Per lui era, e forse è tuttora, impensabile mangiare il coniglio, visto che la sua nanna preferita è proprio un coniglio! Pollo o non pollo, spine o non spine ne mangiò una tale quantità da lasciare tutti a bocca aperta e forse anche un po' asciutta! E come dargli torto! il connubio latte e limone che può sembrare strano è invece azzecatissimo e si crea una cremina goduriosa da leccarsi i baffi. L'ho fatto diverse volte e ha sempre riscosso molto successo. E sebbene ormai dovrei saperlo fare a menadito ogni volta chiamo Teresa per un mini ripasso sul da farsi. Eppure è così semplice!! Non dimentichiamo poi che il coniglio ha una carne tenerissima, poco grassa e molto digeribile, ma molto saporita: secondo me dovremmo usarla molto di più rispetto a quanto non facciamo. La foto non rende troppa giustizia, lo so, ma Tommitommi fremeva per sedersi a tavola e addentare la sua porzione (e come dargli torto)!
Grazie Teresa!!!


Ingredienti per 3/4 persone

coniglio, possibilmente già porzionato
latte, qb (io uso quello parzialmente scremato!)
il succo di un limone
sale e pepe
timo
1 spicchio di aglio

Lavate il coniglio con acqua e aceto, sopratutto se il coniglio è nostrano così da togliergli un po' di "selvatico". Rosolate in una casseruola il coniglio insieme ad uno spicchio di aglio. Quando avrà preso un bel colore, copritelo con il latte, aggiungete il succo di un limone e qualche foglia di timo fresco. Lasciate cuocere a fuoco basso e con il coperchio per circa 1 ora. Se necessario aggiungete un altro po' di latte o semplicemente un po' di acqua calda. Il sughetto si raddenserà diventando cremoso e il coniglio con la cottura lenta diventerà morbidissimo. Aggiustate di sale e pepe e portate subito in tavola. Accompagnatelo con un bel piatto di insalata o con delle patate al forno o semplicemente bollite. Vi leccherete i baffi, credetemi.

Giò

lunedì 21 marzo 2016

Finta carbonara di carciofi (e bottarga).

La pasta, per me, è la pasta. Non ce n'è. Quando mi sento giù, quando fuori piove e fa freddo, quando ho voglia di qualcosa di sfizioso un piatto di pasta è sempre una buona soluzione, quanto meno un buon inizio. La domenica a pranzo soprattutto, visto che 90 volte su 100 ai fornelli si mette Francidettobaldo che, devo ammetterlo, ogni giorno sempre di più, non delude mai. Soprattutto è uno di quegli uomini che ai fornelli riescono sempre a inventarsi qualcosa di sfizioso, senza bisogno di libri, schedari, ricette e liste di ingredienti da seguire e da avere sottomano: apre  il frigorifero e ..."ma si dai, qualcosa facciamo"! E così è. Questa volta giocava in casa visto che c'era un resto di bottarga arrivata dritta dritta dalla sardegna con la Lori e i carciofi appena presi al banchetto del sabato del mercato dietro casa. E' bastato fare 1+1. Benvenuta primavera!



Ingredienti per 4 persone

350g di spaghetti grossi o alla chitarra (io uso Garofalo)
6 carciofi freschi
bottarga
olio
sale e pep
uno spicchio di aglio
poco vino bianco secco
1 mozzarella di bufala o burrata


Pulite i carciofi: come sempre sfogliateli almeno un "giro" in più di quanto vorreste, così da essere certi di avere solo foglie tenere. Eliminate con uno scavino o con la punta di un coltello o dello spelucchino la barbetta interna e riduceteli a fettine piuttosto sottili. Rosolate uno spicchio di aglio in padella, aggiungete i carciofi e fate rosolare a fiamma viva per qualche minuto. Sfumate con poco vino bianco secco e spegnete il fuoco. Nel frattempo lessate la pasta in abbondante acqua bollente salata. Prendete parte dei carciofi e frullatela con la mozzarella di bufala:otterrete una cremina densa che sarà il sostituto dell'uovo. Scolate la pasta piuttosto al dente, passatela in padella e finite la cottura aggiungendo tanta acqua di cottura quanto basta, finchè non avrà raggiunto la cottura desiderata. Aggiungete la crema di carciofi bufala e qualche cucchiaio di cottura così da rendere la pasta omogenea e  cremosa. Aggiungete parte della bottarga e mescolate bene. Servite la pasta e il resto della bottarga a parte che ognuno aggiungerà a proprio piacimento.



Giò

lunedì 14 marzo 2016

Ricette regionali. L'erbazzone!

Ogni tanto mi viene la fissa delle ricette regionali e così curiosando tra i  mille libri e le tonnellate di riviste che tengo preziosamente in ogni angolo della cucina e di casa ho trovato quella dell'erbazzone. Una torta di verdure emiliana che mi incuriosito per vari motivi, in primis per la sua semplicità, perchè può essere un modo per fare mangiare la verdura anche ai più piccoli, perchè "porzionata" può essere facilmente congelabile e utilizzabile nelle schiscette da portare come lunch box in ufficio, prchè avevo della farina "artigianale" vecchio stampo che volevo utilizzare e non per ultimoperchè avevo voglia di accendere i motori alla mia planetaria che ultimamente causa ieta forzata ho messo un po' a riposo. Detto fatto. Peccato solo che al freezer non sia mai arrivata: era talmente buona che di fettina in fettina nel giro di poco è stata spazzolata!!!!
Io ho usato una teglia tonda, ma ho visto che la teglia rettangolare va per la maggiore, magari riuscite anche a fare le "grinzette" sulla pasta cosa che io non ho fatto. La pazienza, si sa, non è proprio il mio forte!



Ingredienti

400g di farina 00
200g circa di acqua tiepida
1kg circa di biete o un misto di biete e spinaci, anche surgelate
50g circa di pancetta
100g di parmigiano grattugiato
2 cipollotti
2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e pepe

Iniziate preparando la pasta. Se non avete a disposizione una planetaria, disponete la farina a fontana, fate un buco nel centro e aggiungete il sale, una grattata di pepe i 2 cucchiai di olio e a poco a poco l'acqua tiepida. La quantità di acqua varia a seconda della capacità di assorbimento della farina: dovrete ottenere un impasto facilmente lavorabile ed omogeneo. Dategli la classica forma di palla, ricopritelo con della pellicola e fatelo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Nel frattempo preparate il ripieno. Fate soffriggere in qualche cucchiaio di olio il cipollotto e la pancetta, aggiungete la verdura e fate cuocere per una decina di minuti. Aggiustate di sale e pepe. Lasciate raffreddare, strizzate la verdura così da eliminare quanta più acqua possibile e aggiungete il parmigiano grattato. Accendete il forno (statico) a 180/200°e oliate la teglia. Stendete tre quarti di pasta molto sottilmente, disponetela nella teglia oliata, aggiungete il composto di verdure e ricoprite con il resto della pasta. Sigillate bene i bordi, così che il ripieno non fuoriesca in cottura. Bucherellate la pasta con i rebbi di una forchetta e fate cuocere a forno caldo per circa 30 minuti. A metà cottura spennelate la superficie con dell'olio. Sfornate e fate raffreddare prima di servire! 

Giò

lunedì 29 febbraio 2016

Briochine veloci. Una domenica di pioggia (con i bambini in casa, svegli all'alba)

Week end di pioggia, il piccolino con il febbrone e un pigiama party del "grande". Le occhiaie e gli sbadigli non si sprecano, ma in  pochi minuti siamo riusciti a far sprigionare per tutta casa quel profumino di torta che ha rimesso subito di buon umore e fatto tornare il sorriso, con tanto di ola dei pigiamati che tutto si aspettavano tranne fumanti "brioche" ripiene di cioccolato, marmellata e crema di pistacchi. Una tazza di the o di latte caldo e ci siamo tutti ringalluzziti!Benchè siano le 8 del mattina di una uggiosa, umida e piovesa domenica mattina. Pant pant...




Ingredienti per 12 pezzi

un rotolo di pasta sfoglia (o pasta briseè) 
nocciolata 
crema di pistacchio
marmellata
zucchero a velo

Dividete la pasta sfoglia in 12 spicchi regolari. Fate una piccola incisione alla base di ogni spicchio e mettete su ciascun spicchio un cucchiaino di marmellata, cioccolata o crema di pistacchio. Non fatevi prendere la mano, nè dagli occhi più golosi dello stomaco: ne basta davvero un cucchiaino, altrimenti in cottura rischiate che il ripieno esca tutto!

Arrotolate dalla base alla punta ciascuno spicchio avendo cura di chiudere bene. Sistemate i vostri cornettini su una placca ricoperti di carta forno e fate cuocere in forno caldo per circa 15 minuti.
Tirateli fuori, fateli raffreddare ualche minuto su una gratella per dolci e spolverizzateli con lo zucchero a velo.
Vanno a ruba, correte!!!


Gio

venerdì 12 febbraio 2016

Kale salad, cavolo un corno!

Negli Stati Uniti, tra i salutisti non si sente parlare, e non si vede mangiare, altro che di kale, alias cavolo riccio. Un super food di origine antiche ma di gran successo di questi tempi. Ricchissimo di tutte le proprietà possibili ed immaginabili: antiossidante, antitumorale, ferro, vitamina C, ricco di fibre e con pochissimi se non nulli grassi e calorie. Non stupiamoci se grandi celebreties si fanno fotografare con enormi ceppi di kale, da Gwynet Paltrow ad Heidi Klum e gli chef si stanno inventando insalate e zuppe a base di questo super food tanto in voga negli Usa.
Ma la kalemania sta arrivando anche da noi, tanto che alcune note catene di supermercati l'hanno introdotta e messa bella in vista nel reparto ortofrutta. Se la trovate, prendetela e provatela!



Ingredienti
kale, qb
un paio di barbabietole piccole (o 1 grande) cotte a vapore
pinoli
scaglie di pecorino
semi di girasole o semi di zucca
olio
limone
sale e pepe

Lavate le foglie di kale e riducetele a striscioline, tagliate le barbabietole a picocli cubetti. Fate tostare i pinoli e i semi di zucca o girasole per qualche minuto così che sprigionino tutto il loro sapore. Preparate una citronette con due terzi di olio extra vergine di oliva e un terzo di parte acida, il limone. Aggiustate di sapore e di sale e pepe. Condite le foglie di kale, aggiugnete la barbabietola, i pinoli e i semi di zucca/girasole e per ultimo aggiungete scaglie di pecorino.
Un'insalata sana e diversa dal solito. A me è piaciuta!


Giò