E' impossibile per me parlare della mia passione per la cucina senza parlare delle persone che l'hanno condivisa con me, chi insegnandomi, chi assaggiando, chi spronandomi e chi semplicemente gustandone gli esperimenti più o meno riusciti...
Mio marito Niccolò e la mia famiglia.
Niccolò una volta cucinava, e gli piaceva farlo, da anni è stato completamente estromesso dalla cucina per assecondare il mio monopolio totale dei fornelli, ma ancora i suoi club sandwich sono i migliori del mondo! Gli è stato somministrato di tutto, e sempre col sorriso ha assaggiato, a volte entusiasta della riuscita, altre disgustato dall'esperimento fallito e altre ancora compiaciuto e riflessivo sui consigli da darmi.
Un enorme grazie alla mia cavia preferita e al mio critico più autorevole.
Sulla mia famiglia rischio di andare lunga, quindi cercherò di fingere un dono della sintesi che non mi appartiene assolutamente...
Siamo tanti, tantissimi, caciaroni, divertenti, golosi e curiosi. Io e i miei tre fratelli Matteo, Guido e Giacomo abbiamo assorbito nella nostra crescita tutto l'amore dei nostri genitori per la buona cucina, il buon vino e la gioia di avere gente in casa; così tutti noi quattro fratelli cuciniamo, compatibilmente con lavoro, famiglia... chi è realmente riuscito è Guido, eccezionale chef con cui ho avuto il piacere e l'onore di lavorare al Livet, il ristorante che a Milano ci ha dato tante tante soddisfazioni e che sicuramente verrà citato svariate volte in questo blog! E coinvolgeremo Guidone negli argomenti più disparati per qualche consiglio che io e Giò per ovvi motivi non siamo in grado di dare, non siamo cuoche professioniste!
Un grazie a te fratellone, prima o poi faremo di nuovo grandi cose insieme.
Ho iniziato a cucinare come tutte le bambine facendo i dolci con la mamma, cosa che mia mamma continua a fare con le nipotine! Poi un giorno di luglio del 1996 mio padre mi regalò un fantastico libro di cucina cinese, di cui da ragazzina andavo pazza. Così trascorsi agosto nella campagna inglese a provare tutte quelle ricette con ingredienti mai visti né conosciuti, non sapevo che quel libro mi sarebbe rimasto per sempre nel cuore!
Un grazie a mamma e papà, siete voi che avete educato le nostre papille gustative.
Sono passati 11 anni, ogni volta che guardo quel libro penso che prima o poi le proverò tutte, ma soprattutto penso a come l'eccitazione nel preparare ordinatamente tutti gli ingredienti non sia cambiata, e alla felicità di portarli in tavola ai miei amici trasformati in qualcosa di buono, fatto per loro.
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